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Al Congress of Croatian Camping si gettano le basi per una nuova stagione di successo

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Si è aperto oggi il 14esimo Congress of Croatian Camping, per la prima volta completamente accessibile online e organizzato dalla Croatian Camping Union (KUH). Qui di seguito quanto emerso nel corso della prima giornata di lavori. Domani ci sarà la sessione conclusiva.

Il settore turistico ha bisogno di aiuto per prepararsi alla prossima stagione, in cui nulla dovrà essere lasciato al caso. Questa crisi dovrebbe essere l’occasione per risolvere i problemi strutturali, attraverso i fondi dell’UE e definendo una nuova strategia turistica. Così, a medio termine, si potrebbero concretizzare investimenti per 35 miliardi di kune (poco più di 4,6 miliardi di euro) che le aziende del settore turistico hanno a disposizione.

Per preparare bene la prossima stagione, le chiavi saranno l’estensione delle misure del governo per il sostegno all’occupazione e la sopravvivenza delle entità economiche fino all’aprile del prossimo anno. A quel punto, si spera, i primi segnali di ripresa dei viaggi turistici, accompagnati dalla promozione della qualità croata sui principali mercati, dovrebbero portare all’arrivo e alla permanenza in sicurezza del maggior numero possibile di turisti stranieri. Il Congresso, che riunisce tutti i principali attori del turismo, ha visto la partecipazione del vice primo ministro della Repubblica di Croazia, Davor Božinović, e del ministro del turismo e dello sport, Nikolina Brnjac.

In termini di traffico turistico, soprattutto parlando di ospiti stranieri, quest’anno la Croazia è stata la migliore del Mediterraneo, ma il risultato finanziario della stagione si è rivelato comunque debole rispetto ai consueti indicatori di pernottamenti o arrivi. Si è trattato di un duro colpo per il settore turistico nazionale, soprattutto in una situazione in cui il ritorno dei volumi di traffico al livello del 2019 non può realisticamente essere previsto prima del 2022.

Ora siamo concentrati sulla preparazione della prossima stagione, che porta con sé molte incognite, e l’unica cosa di cui siamo sicuri è che sarà un anno impegnativo per conquistare ogni singolo ospite,” ha affermato Tomislav Popovic, di Maistra Hospitality Group. “Occorrono investimenti significativi per la preparazione della stagione, per questo nel settore contiamo sull’aiuto del Governo attraverso l’estensione delle misure di sostegno all’occupazione almeno fino ad aprile. Insieme al sostegno finanziario, saranno fondamentali una comunicazione di qualità della Croazia come destinazione turistica sui mercati più importanti e uno scambio efficiente di informazioni e il coordinamento del settore turistico con gli enti pubblici, così come le reti diplomatiche e le reti dell’Ente croato per il turismo nei mercati chiave.”

Il ministro del turismo e dello sport, Nikolina Brnjac, ha detto ai presenti tramite videomessaggio che il governo ha sostenuto il settore con tre diverse serie di misure. La prima ha avuto come obiettivo la salvaguardia dei posti di lavoro, la seconda il sostengo della liquidità a breve e medio termine e la terza la copertura dei costi fissi per tutti coloro che non hanno potuto lavorare.

Sin dall’inizio ho sottolineato l’importanza del potenziale dei fondi UE che dobbiamo utilizzare per rendere il turismo resiliente e arrivare a una crescita solida,” ha detto il ministro. “Finanzieremo quindi quei progetti che contribuiranno alla ripartenza dopo la crisi, perché consideriamo la ripresa del turismo come una delle condizioni preliminari per la ripresa dell’economia nel suo complesso. I progetti in cui investiremo dovrebbero contribuire ad aumentare il livello del valore aggiunto del turismo attraverso l’abbandono della stagionalità e dell’overtourism, nonché a sviluppare prodotti turistici in grado di fornire una maggiore resilienza alle crisi future. Un’altra importante fonte di finanziamento è prevista nel quadro finanziario pluriennale per il periodo dal 2021 al 2027 e i piani operativi sono in fase di sviluppo. È importante che il Ministero del turismo e dello sport sia incluso in tutti i gruppi che lavoreranno sui programmi operativi”.

I professionisti del turismo hanno iniziato a elaborare nuove strategie di sviluppo fino al 2030, per identificare gli ostacoli chiave. Siniša Topalović, Global Director of Tourism Consulting di Horwath HTL, ha presentato dati che mostrano i gravi problemi strutturali del settore. Quest’anno, in Croazia le sistemazioni alberghiere sono scese al di sotto del 10 per cento del numero totale di alloggi, con oltre l’85 per cento distribuiti in unità private e altre tipologie. Allo stesso tempo, la Croazia è la campionessa della densità turistica, con 19,7 posti letto per chilometro quadrato. Una tale situazione non è sostenibile e dovrebbe essere rivista, ha sottolineato Topalović.

Oggi è difficile pianificare nuovi investimenti nel turismo, perché nessuno di noi può sapere quanto dureranno la pandemia e l’incertezza di oggi,” ha affermato Željko Kukurin, presidente del consiglio di amministrazione di Valamar. “In una situazione del genere, è fondamentale capire come possiamo sostenere questi investimenti con fondi UE e altri incentivi per motivare gli investitori. Quello che sappiamo è che abbiamo pronti investimenti per progetti legati a turismo verde, digitalizzazione, innalzamento della qualità degli alloggi e infrastrutture turistiche. Per la loro realizzazione, è necessario fornire un ambiente stimolante e uno spazio aperto per i finanziamenti dell’UE attraverso una chiara definizione dei criteri”.

Alla tavola rotonda sulla sicurezza come prerequisito per il traffico turistico, è stato ancora una volta sottolineato che la chiave per una stagione di successo è una buona cooperazione tra il settore turistico, il governo, l’ente nazionale per il turismo e il sistema di protezione civile. I partecipanti hanno confermato che il fattore sicurezza sarà uno dei presupposti fondamentali per prendere la decisione finale sulle vacanze nella prossima stagione.

Nell’implementazione delle attività promozionali nel prossimo anno, ci concentreremo ancora di più sui canali di promozione digitale e sui social network, con un focus sui mercati europei più vicini, dove le destinazioni croate sono facilmente accessibili su strada, come Germania, Slovenia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Italia e Ungheria”, ha detto Kristjan Staničić, direttore dell’Ente nazionale croato per il turismo (CNTB). “L’obiettivo è posizionare il nostro Paese come una destinazione diversificata e ben preparata in grado di garantire ai propri ospiti un soggiorno sicuro e di qualità, come si è confermato in questo anno in cui la Croazia ha ottenuto uno dei migliori risultati turistici del Mediterraneo, con oltre 54 milioni di pernottamenti, anche se questo è il 50 per cento del risultato dello scorso anno”.

Nonostante molta speranza per la prossima stagione sia riposta in un vaccino che, secondo gli esperti, potrebbe fermare la diffusione del virus, dovremo comunque stare attenti. “Il vaccino non risolverà tutti i problemi legati ai viaggi e al turismo”, ha affermato Veljko Ostojic, direttore dell’Associazione croata del turismo (HUT). “È certo che entro l’inizio della prossima stagione sarà vaccinata solo una parte della popolazione ed è realistico aspettarsi che una parte significativa del prossimo anno sarà ancora caratterizzata dai problemi di quest’anno. In un tale contesto, dobbiamo preparare ed elaborare scenari su come definire le misure a livello statale e di settore”.

I partecipanti hanno convenuto che la prossima stagione turistica, secondo le informazioni attuali, dovrebbe essere migliore di quella di quest’anno. E su questo concorda anche il vice primo ministro e ministro dell’Interno Davor Bozinovic. Questa valutazione si basa sull’imminente arrivo del vaccino, ma nonostante questo dovremo fare di tutto per far sentire gli ospiti ancora più sicuri. Quest’anno si è visto quanto fosse importante per i turisti andare in vacanza, e dopo un anno di pandemia tutti avranno bisogno ancora di più di relax. E la Croazia, secondo Bozinovic, è una destinazione ideale. “La ricetta per una stagione turistica di successo in una pandemia è la cooperazione tra il settore privato e lo stato, soprattutto in preparazione per la prossima stagione. Abbiamo dimostrato quest’anno che questa cooperazione deve essere orientata ai risultati, quindi dovrebbe esserci non solo nel turismo ma anche in altri settori”, ha detto il ministro.

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