Ivana Jelinic, Presidente e CEO di ENIT, è intervenuta a Forum PA, dove ha affrontato il tema della mancanza di personale nel turismo. “La cattiva rappresentazione della filiera e la narrazione sbagliata della nomenclatura e della considerazione delle competenze a livello sociologico è stata finora disincentivante,” ha detto. “Essere impiegati nel settore è da troppo tempo visto come un ripiego lavorativo. Non esistono lavoro di serie A e lavoro serie B. Di base c’è un problema culturale. Ci vogliono una mappatura delle competenze e l’abbattimento della discrezionalità formativa lasciata a enti di formazione, presidi e camere commercio, perché così si genera frammentazione”.
Sul tema è intervenuta anche Barbara Casagrande, Segretario Generale del Ministero del Turismo: “I due punti fondamentali con cui si vuole fare turismo è quello di mettere al centro le persone per fare rete e ascoltare. Abbiamo avviato i contatti con i rettori italiani per un lavoro di ricognizione dei percorsi frammentati sul turismo e intanto stiamo avviando un master, ma resta da lavorare sulla formazione di primo livello. È intanto partito il liceo del Made In Italy. Tutto atterrerà sul portale del turismo digitale che nel 2026 sarà uno strumento straordinario”.
La sostenibilità del mercato del lavoro turistico e del reperimento del personale è stata al centro dell’intero dibattito, perché la carenza strutturale deve stimolare il settore a diventare più attrattivo. “Va uniformato il percorso professionale, perché altrimenti i territori si orientano senza una rotta e tutto è lasciato al buon senso degli operatori di turno,” ha detto Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria. “Anche se il turismo è stato un grande ascensore sociale, perché spesso i direttori sono diventati tali facendo gavetta dal basso, è giusto anche che venga strutturato in considerazione dei volumi d’affari forti e lo sforzo di emergere rispetto alle altre nazioni. Vista la mancanza di personale sarebbero necessario un intervento del governo sui compensi dei lavoratori e incentivi fiscali. Sul lungo periodo la situazione potrà essere risolta a livello governativo disegnando percorsi di formazione standardizzati per tutte le categorie del turismo”.
Secondo Alessandro Massimo Nucara, Direttore Generale di Federalberghi e Presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, il fenomeno non è solo italiano ed è esploso con la pandemia. “La chiave di lettura è creare relazioni salde con i collaboratori,” ha sostenuto. “Lavorare mentre gli altri si divertono non è facile, non è da tutti, non è per tutti. O si entra nell’ottica di considerare il lavoro nell’ambito turistico come una missione oppure è necessario attivare delle politiche incentivanti”.