23 milioni di pernottamenti in meno, un posto di lavoro su cinque perso. Sono le stime per la stagione 2020 che Monica Saielli, presidente di Assocamping Confesercenti, ha condiviso con il quotidiano Il Sole 24 Ore e il TG5 nei giorni scorsi, dipingendo così un quadro fosco per l’intero settore. In termini monetari, si potrebbe perdere circa il 35/40 per cento del fatturato annuale, normalmente attestato intorno ai cinque miliardi euro (indotto incluso). A queste andrebbero poi aggiunte le perdite del settore ristorazione, che vale altri tre miliardi.
I numeri pubblicati dal quotidiano finanziario sono impietosi e riportano, basandosi sulle rilevazioni di Assocamping, una perdita secca di dieci milioni di pernottamenti nel periodo del lockdown. La situazione ha poi visto registrare un -50/60% a giugno e un -30/40% a luglio. Ad agosto i numeri sono stati più simili a quelli dell’anno passato e ora le speranze sono riposte in questo mese di settembre.
Oltre al periodo del blocco totale primaverile, a pesare è soprattutto la mancanza del turismo straniero, crollato in modo verticale e solo parzialmente compensata dall’aumento del turismo italiano. Nel suo articolo, Il Sole 24 Ore riporta anche i commenti di Luca Belenghi, Ceo di Human Company, e di Valerio Vezzola, amministratore delegato di Baia Holiday, concordi nel confermare un calo medio, dall’inizio della stagione, del 50 per cento circa.
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