Abbiamo incontrato Monica Saielli, presidente nazionale di Assocamping Confesercenti. Contitolare del Camping Adria di Riccione insieme alle sorelle e ad altri due soci, Monica Saielli è da cinque anni alla guida dell’associazione, che ha tra i suoi compiti quello di assistere le strutture turistiche ricettive all’aria aperta sia su temi normativi sia sulle attività di promozione e innovazione dell’offerta. Da marzo 2020 l’associazione ha evidenziato un’accelerazione delle proprie attività a sostegno delle istanze del settore, colpito dalle incertezze generate dalla pandemia. Ecco quello che ci ha raccontato.
Camping Business: Iniziamo da Assocamping Confesercenti. Come è strutturata e quali sono i suoi scopi?
Monica Saielli: Assocamping non è un’associazione autonoma e indipendente, ma fa capo ad Assoturismo e Confesercenti. Assoturismo è la sigla che raggruppa tutte le categorie di Confesercenti che in qualche modo si occupano di turismo, quindi ci siamo noi, gli albergatori, le agenzie di viaggio e così via. Assocamping, nell’ambito di Assoturismo Confesercenti, rappresenta i gestori di strutture ricettive all’aria aperta. I servizi offerti e dedicati delle strutture turistiche ricettive all’aria aperta spaziano dall’assistenza alle imprese nella contrattazione nazionale collettiva di lavoro al dialogo con i soggetti istituzionali per tutelare gli interessi del settore. Ma supportiamo anche gli associati per l’avvio delle necessarie trasformazioni in grado di rendere le strutture ricettive all’aria aperta sempre più rispondenti ai bisogni della domanda sia straniera che italiana. E ci occupiamo anche di incentivare e valorizzare la vacanza open air, come abbiamo fatto con il progetto concepito da Plein Air di cui siamo stati partner: #LaTuaMiglioreVacanza. Assocamping rappresenta circa 30% delle imprese del settore.
Camping Business: Ci spieghi meglio in cosa consiste la tutela che offrite agli imprenditori verso i sindacati.
Monica Saielli: La rappresentanza sindacale è molto importante, e lo è, naturalmente, nelle sedi dove la voce dell’impresa può essere fatta sentire, anche se presso molti gestori viene sottovalutata. Tramite Confesercenti, gli associati vengono rappresentati di fronte ai sindacati dei lavoratori nella Contrattazione Collettiva nazionale e territoriale. Assocamping conduce anche un’azione sindacale per il sostegno della categoria, per superare problemi a livello normativo e legislativo, e operiamo tramite l’ufficio legale dell’associazione, sempre comunque riconducibile a Confesercenti.
Camping Business: Come si svolge l’interazione con gli altri presidenti regionali?
Monica Saielli: Abbiamo incontri di giunta periodici. Ultimamente sono diventati molto più assidui, ma naturalmente in forma virtuale. Il tema della prossima riunione sarà quali misure richiedere al Governo. Occorre intervenire sull’abbattimento delle tasse locali, in particolare azzerare la tassa dei rifiuti, implementando i fondi diretti ai comuni; è necessario prorogare ulteriormente la moratoria sui mutui e finanziamenti ad almeno marzo 2022; congelare per almeno 24 mesi il contenzioso fiscale; estendere a tutto il periodo di emergenza sanitaria il credito d’imposta per gli affitti e provvedere al blocco degli sfratti almeno per tutto il 2021; intervenire su flessibilità e diminuzione del costo del lavoro (semplificazione del lavoro a chiamata, riduzione del costo contratto a tempo determinato…). A questo proposito si rende indispensabile prorogare tutti gli armonizzatori sociali in deroga fino a quando sarà necessario; incrementare la dotazione del Tax Credit Riqualificazioni dagli attuali 180 milioni per gli anni 2020 e 2021 a 500 milioni; estendere la Tax Credit fino al 2023; estendere l’incentivo economico, Super Bonus 110% anche alle strutture ricettive; prevedere il Bonus vacanza per tutto il 2021; sospensione e/o cancellazione delle rate IMU per tutto il periodo di emergenza sanitaria. Sono altresì fondamentali una maggiore semplificazione e una minore burocrazia che attanagliano l’impresa rendendo difficile, se non impossibile, ogni innovazione.
Camping Business: Che cosa è successo quando è scoppiata l’epidemia Covid-19? Come si è mossa Assocamping e con quali risultati?
Monica Saielli: Assocamping è stata molto attiva. Ci siamo mossi intervenendo immediatamente. Dovevamo innanzitutto prospettare al governo quali erano le difficoltà che stavamo attraversando, perché quello era necessario che venisse fatto, nonché le misure che il Governo avrebbe dovuto adottare per sostenere le nostre imprese. Abbiamo predisposto un protocollo con le misure di sicurezza anti-Covid per poter lavorare e accogliere gli ospiti in sicurezza. A questa azione sindacale si è affiancato un altro tipo di azione, volta a mettere in evidenza i valori di una vacanza all’aria aperta. Quindi la nostra azione sindacale è stata portata avanti su questi due fronti, cioè un dialogo con il governo per prospettare le esigenze di cui il comparto aveva necessità per affrontare la grande crisi che il Covid stava determinando, e dall’altro lato quello di sostenere e far conoscere il nostro settore. Attraverso la nostra comunicazione siamo riusciti a far avvicinare molte persone al campeggio, come tipologia di vacanza, e quindi siamo riusciti a far capire che una vacanza all’aria aperta si poteva fare anche in tempi di Covid in assoluta sicurezza.
Camping Business: Ha funzionato?
Monica Saielli: Direi di sì, anche se la stagione ha avuto un andamento che non può essere paragonato allo scorso anno, ma senz’altro non può essere paragonato nemmeno alle proiezioni che erano state fatte all’apertura del campeggio o poco prima. Non pensavamo certo di lavorare così, come poi è successo.
Camping Business: Quindi secondo lei, tracciando un bilancio della stagione, non è andata così male?
Monica Saielli: Rispetto alle premesse non è andata male. Io temevo che avremmo lavorato al 50%, mentre in base anche a quello che è emerso dai nostri associati il calo dovrebbe assestarsi sul 35-40%. Dobbiamo però aspettare per avere dei dati a consuntivo precisi. Comunque, anche il mese di settembre è stato buono. La mia struttura avrebbe dovuto chiudere il 5 di ottobre, ma abbiamo deciso di prolungare di una settimana perché eravamo pieni di stranieri.
Camping Business: Molti costruttori di camper ci hanno rivelato che il 30% delle vendite sarebbe composto da neofiti. Voi siete riusciti a identificare la percentuale di clientela nuova?
Monica Saielli: Purtroppo è un dato che non abbiamo, ma sarebbe molto interessante da analizzare. Soprattutto per capire negli anni se il nuovo cliente si è fidelizzato. Le persone che non conoscono la vacanza all’aria aperta, quando la scoprono ne rimangono affascinati. Chi ha trascorso le sue vacanze in campeggio quest’anno secondo me tornerà anche in futuro.
Camping Business: Con Faita Federcamping, prima della pandemia avete avuto percorsi diversi. Poi nella situazione di emergenza si è avviato un dialogo costruttivo tra di voi. Avete anche diramato un comunicato stampa congiunto…
Monica Saielli: Abbiamo avviato un dialogo sia a livello regionale che nazionale. Il governo purtroppo non ci considera. Spesso non viene data importanza al nostro settore e di questo mi rammarico molto, perché siamo la seconda tipologia ricettiva a livello nazionale in termini numerici. I comunicati stampa condivisi e altre iniziative lanciate insieme a Faita e Assitai dimostrano una comunione di intenti e aumentano la potenza della voce del nostro comparto.
Camping Business: Io che sono un osservatore di questo settore sin dal 1996 ho sempre trovato un certo scollamento negli ultimi vent’anni tra il mondo della produzione e distribuzione dei camper e il mondo del campeggio. Un dialogo che è un po’ venuto a mancare. Il merito di aver ricompattato questo settore è della rivista Plein Air, che per prima si è data da fare per ricongiungere tutta la filiera. Ho letto anche una sua interessante intervista…
Monica Saielli: Questo articolo uscì all’inizio del lockdown, se non ricordo male. Misi in evidenza quali potessero essere gli elementi di forza di una vacanza trascorsa all’interno di una struttura ricettiva all’aria aperta, campeggio, villaggio turistico. Valori che ben conosciamo, ma che si sarebbero potuti maggiormente apprezzare proprio in tempi come questi che viviamo. Questo ha portato una ventata di interesse e ottimismo soprattutto in coloro che utilizzano il camper e non solo. Non c’è possibilità di assembramento in un campeggio: quanti metri quadri ci sono per ogni ospite? Moltissimi, quindi il problema si riduceva veramente ai minimi termini.
Camping Business: Questa situazione di emergenza ha ricompattato un po’ i vostri associati? Ha dato nuova energia e dinamismo per far nascere idee che portino Assocamping verso un futuro con qualche iniziativa diversa?
Monica Saielli: Sì, ha ricompattato Assocamping e reso più attivi gli associati. In una situazione di bisogno come questa ci siamo ingegnati. La necessità di garantire la sopravvivenza anche economica delle nostre attività ci rende più creativi, in tutti i sensi. Penso che soprattutto in questa fase ci dovremmo concentrare sulle richieste da inoltrare al Governo, che ha tenuto conto solo in parte di quello che chiedevamo. C’è ancora tanto lavoro da fare, anche perché il comparto turistico ha subito un grande calo, le imprese turistiche devono essere sostenute. È vero che la stagione è andata meglio di quello che ci potevamo immaginare, ma ci sarà un 40% in meno rispetto all’anno precedente per cui il Governo ci deve sostenere per garantire alle nostre imprese di restare in piedi e allo stesso tempo per promuovere e valorizzare il nostro comparto.
Riccardo Viroli – CampingVillage.Travel