Dalla Sicilia arriva una richiesta di aiuto da Assocamping Confesercenti. L’aumento del costo del carburante preoccupa infatti anche gli operatori turistici dell’open air. “Dopo due anni di pandemia,” dice Salvatore Di Modica, presidente della locale associazione, “avevamo posto grande speranza sull’avvio della stagione turistica 2022 grazie agli effetti del piano vaccinale che ha ridotto le misure restrittive garantendo così una maggiore propensione al viaggio. Uno scenario che è stato stravolto dall’insorgere del conflitto russo-ucraino che sta rallentando la tanto auspicata ripresa”.
A preoccupare è l’aumento del prezzo del gasolio che sta colpendo duramente il trasporto su gomma facendo arretrare le prenotazioni di camper e roulotte nelle strutture ricettive all’aria aperta. “Chiediamo al Governo di supportare il settore in questa fase complessa e difficile”, dice Di Modica.
Il settore outdoor vale in Sicilia oltre un milione di presenze turistiche con una domanda turistica long stay. Secondo un recente sondaggio dell’Istituto Piepoli, inoltre, l’Isola è tra le regioni più ricercate dagli amanti del turismo outdoor: terza, dopo Puglia e Toscana.
Nel Regno Unito le prenotazioni 2021 fanno già segnare numeri record