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Camping, anche la Spagna è pronta a ripartire, grazie alle linee guida emanate dal Governo

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Mentre i campeggi italiani attendono ancora di avere a disposizione linee guida univoche e un’indicazione sulla possibile data di riapertura, nel resto d’Europa le cose si muovono rapidamente. Ieri parlavamo delle raccomandazioni previste per le strutture in Croazia, ma nei giorni scorsi anche la Spagna ha fatto importanti passi in avanti, tanto che un migliaio di campeggi sta già riaprendo i battenti in questi giorni.

L’Instituto para la Calidad Turística Española, in collaborazione con il Ministero del dell’Industria, del Commercio e del Turismo, ha emanato una lunga serie di linee guida e raccomandazioni, raccolte in una guida scaricabile dal sito del ministero. L’impostazione è più complessa di quanto si è visto in Croazia, avendo a che fare con un documento lungo oltre venti pagine che prova a rispondere a molte delle domande che possono arrivare da chi gestisce un campeggio.

Con un’impostazione abbastanza burocratica, però, la prima cosa che una struttura ricettiva deve fare è creare, se già non esiste, “un comitato per la gestione dei rischi, che avrà la rappresentanza legale dei lavoratori”. Tale comitato deve tra l’altro stabilire gli obiettivi da perseguire, effettuare una valutazione dei rischi, progettare le misure di protezione necessarie, pianificare l’attuazione di un piano di emergenza, allocare risorse umane e materiali, nonché determinare e implementare un protocollo di azione nel caso in cui un dipendente o un ospite mostri sintomi compatibili con Covid-19.

Per il resto si tratta di una serie di raccomandazioni abbastanza generiche. Per l’uso dei blocchi sanitari, che è forse uno dei problemi più rilevanti nell’ambito delle strutture ricettive, la guida stabilisce che il loro uso, con tutte le cautele del caso, venga riservato a chi non dispone di veicoli dotati di impianti igienici.

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