In Nord America il settore del turismo all’aria aperta ha tirato un sospiro di sollievo: dopo l’eliminazione delle restrizioni ai viaggi causate dalla pandemia da Covid-19, i turisti hanno ricominciato a spostarsi e a scegliere le strutture ricettive all’aria aperta. Lo rivela il report intitolato “La crescita dei camping nonostante Covid-19: aggiornamento autunno 2020”, edizione speciale dell’annuale North American Camping Report di Kampgrounds of America (KOA). Secondo la ricerca, il 21% dei turisti quest’estate ha frequentato strutture open air. Un quarto dei campeggiatori nordamericani ha affermato di essere alla sua prima esperienza in campeggio e il 42% sostiene che continuerà con questa tipologia di viaggio.
Non solo la frequentazione dei camping è aumentata, ma il campeggio è considerato il tipo di viaggio più sicuro da oltre la metà dei turisti (56%), con un aumento di 10 punti percentuali rispetto ai risultati di un’analoga ricerca realizzata a maggio scorso.
“Anche se è fantastico vedere questo forte ‘rimbalzo’ del campeggio e l’effetto che ha sul più ampio settore dell’ospitalità all’aperto, sono l’alto livello di interesse di questa estate tra i nuovi campeggiatori e il rinnovato impegno dei campeggiatori del passato a entusiasmarmi davvero”, ha detto Toby O ‘Rourke, Presidente e CEO di KOA. “Dei nuovi campeggiatori che si sono uniti agli appassionati nel 2020, molti hanno indicato che continueranno anche in futuro, il che conferma che il campeggio e il tempo trascorso all’aria aperta possono avere un impatto molto positivo sulla vita delle persone, pandemia o meno”.
Quando i nordamericani prendono la decisione personale di riprendere a viaggiare, il 29% dei turisti – quasi la metà (45%) dei campeggiatori e persino il 15% dei non campeggiatori – pensa di sostituire un viaggio cancellato o posticipato con il campeggio. Prima della pandemia, il campeggio rappresentava l’11% di tutti i viaggi di piacere, mentre per il resto del 2020 potrebbe arrivare a costituire il 15% dei viaggi programmati.
“KOA ha notato che c’era la necessità per il nostro settore di comprendere meglio il fenomeno campeggio rispetto al Covid 19 che era emerso a maggio”, ha affermato Whitney Scott, Vicepresidente Marketing di KOA. “Con questo nuovo report siamo in grado di confrontare ciò che i campeggiatori hanno detto con quello che hanno fatto. Siamo entusiasti di vedere un numero consistente di nuovi campeggiatori, perché questa tendenza è estremamente importante per il settore del campeggio, dei veicoli ricreazionali e della nostra economia”.
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