Nell’attesa di tornare pienamente operativi e accogliere nuovamente i turisti nelle strutture ricettive, la lettura dei sondaggi che in questo periodo si sono moltiplicati può aiutare a capire come affrontare i prossimi mesi. Nei giorni scorsi avete visto su queste pagine una panoramica sulle aspettative dei turisti open-air europei, raccolte dall’ACSI, e su quelle dei viaggiatori nordamericani, elaborate da Kampgrounds of America. In entrambi i casi, i numeri sono apparsi confortanti, con una propensione a immaginare una vacanza all’aria aperta piuttosto elevata, anche se spostata un po’ più avanti nel tempo.
Per capire gli umori del pubblico italiano, questa volta si può dare un’occhiata ai dati elaborati da CampingVillage.travel (dal cui sito si può richiedere la ricerca completa), che ha coinvolto oltre mille e seicento campeggiatori. Le risposte sono state raccolte tra il 5 e il 12 maggio e quasi il 50% degli intervistati sembra propenso a viaggiare (il 16,3% andrà sicuramente in vacanza e il 33,4% ci andrà molto probabilmente). Solo un 6,1% dei turisti interpellati dichiara che rinuncerà alla vacanza.
Un’indagine di Confturismo-Confcommercio realizzata in collaborazione con SWG e diffusa a inizio maggio riportava che soltanto il 20% degli italiani è propenso a viaggiare appena passata l’emergenza sanitaria. Si conferma quindi che gli amanti del turismo all’aria aperta sono più orientati a non rinunciare alla loro vacanza e, per il 59,9 per cento dei degli intervistati, una struttura all’aria aperta rappresenta la soluzione più sicura.
Quando si passa a cercare di capire cosa i turisti gradirebbero trovare nella struttura ricettiva, la maggior parte delle attenzioni va verso la pulizia e l’igiene (82,9% chiede di sanificare gli alloggi e gli spazi comuni, il 63,9% di sanificare a ogni utenza i servizi igienici comuni e il 40,5% di offrire servizi di sanificazione del proprio alloggio/camper/roulotte durante il soggiorno). Non manca poi chi chiede uno sconto (51,8%) e chi vorrebbe invece ricevere al check-in un manuale delle procedure di sicurezza da tenere in struttura (31,6%).
Infine, la conferma che campeggi e strutture per il turismo all’aria aperta saranno privilegiati arriva dal fatto che il 78,5% considera molto importante l’ampiezza degli spazi e il 55% la distanza tra gli alloggi. Da segnalare che il 69,3 per cento considererebbe con favore la presenza di eventuali restrizioni finalizzate alla sicurezza. Informazioni precise, grande attenzione agli aspetti igienici e sicurezza in primo piano potrebbero essere gli elementi vincenti nell’imminente stagione turistica.
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