Si respira aria di ottimismo in questa 14esima edizione del Salone del Camper inaugurata oggi a Parma. I numeri del settore stanno lentamente tornando in positivo, quelli del turismo all’aria aperta stanno confermando gli ottimi risultati dello scorso anno. Dal nuovo presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi, fino al Ministro del Turismo Daniela Santanchè – passando per Simone Niccolai, presidente APC; Andrea Corsini, assessore a mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio della Regione Emilia-Romagna; Ludovica Sanpaolesi, direttore generale APC; e Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma – il coro è unanime: veicoli ricreazionali e open-air costituiscono un’abbinata perfetta per creare nuove opportunità di turismo in Italia.
“La 14esima edizione di questo bellissimo Salone è, su scala europea, la seconda manifestazione fieristica,” ha detto Franco Mosconi, da poco eletto presidente del consiglio di amministrazione di Fiere di Parma. “È uno strano crocevia tra manifattura e turismo, entrambi eccellenze del ‘made in Italy’ ben conosciute al di fuori dei nostri confini. L’eccellenza costruttiva sta in toscana e l’eccellenza del turismo all’aria aperta riguarda tutto il Paese. Oggi non inauguriamo una fiera strettamente settoriale: lavoriamo perché manifattura e turismo invece di 1+1 facciano 2,5 e non 2”.
Salone del Camper al secondo posto in Europa
Da APC – Associazione Produttori Caravan e Camper sono arrivati alcuni numeri ufficiali a confermare lo stato di salute del settore. “Quando abbiamo cominciato, nessuno credeva che questa kermesse diventasse così importante: la seconda d’Europa dietro solo al Caravan Salon e con numeri veramente impressionanti,” ha spiegato Simone Niccolai, presidente di APC. “In Germania, che vale il 45% del mercato europeo, la manifestazione di Düsseldorf ha raggiunto le 260.000 presenze. Il Salone del Camper ne vale 110.000 (dati 2022, ndr), mentre la terza manifestazione, che è quella francese, non arriva a 80.000 presenze”.
“L’edizione 2023 si preannuncia come una delle più belle perché ci sono oltre 350 espositori, ovvero quasi tutti i produttori europei,” ha continuato Niccolai. “L’Italia è al terzo posto per la produzione di camper dopo Germania e Francia. Dopo le difficoltà di approvvigionamento degli ultimi due anni, la produzione sta riprendendo il ritmo. Questo è un segnale molto importante, sia dal punto di vista della continuità della produzione sia dal punto di vista del mercato. I dati sono incoraggianti, perché nell’ultimo trimestre abbiamo registrato un +4,7 per cento di immatricolazioni, anche se sull’intera stagione abbiamo ancora un leggero segno negativo. L’80 per cento della produzione italiana viene esportato e in Germania le immatricolazioni nell’ultimo semestre in Germania hanno fatto segnare un +1,4 per cento: è un dato importante, soprattutto per il prodotto italiano”.
Infine, Niccolai ha sottolineato quanto sia cambiato il mondo del caravaning. “Fino a qualche anno fa potevamo parlare di utilizzo dei veicoli quasi esclusivamente per la vacanza,” ha detto. “Oggi le parole camper e outdoor vanno invece associate a un utilizzo continuo durante tutto l’anno. Le abitudini degli europei sono cambiate. Avere un veicolo ricreazionale permette non solo di soddisfare l’esigenza di vacanza, ma anche di poter disporre di un dispositivo multitasking. Parliamo di un movimento in crescita che si sta sempre più allargando, interessando un numero maggiore di persone con esigenze diverse”.
Turismo in Emilia-Romagna: numeri positivi
Dall’assessore regionale Andrea Corsini è arrivata la conferma che la stagione turistica sembra ormai avviata verso risultati soddisfacenti. “Sono giorni importanti e molto belli per il turismo, perché sembra di essere a Ferragosto: siamo strapieni di turisti nella nostra regione, come in altre parti d’Italia,” ha sottolineato. “Le fiere sono un polmone straordinario nell’economia di questa regione e Parma è un tassello rilevante. Il turismo open-air è un pezzo importante della nostra offerta turistica, alzando il livello di internazionalizzazione delle nostre presenze. I conti li faremo a ottobre, visto che ci mancano ancora i numeri di agosto e settembre. Ma nonostante le cassandre, penso che a ottobre confermeremo sostanzialmente i dati del 2022, che è stata un’estate importante e positiva”.
Le cifre del settore
Da Marianna di Salle, Coordinatore MET – Master in Economia e Management del Turismo all’università Bocconi, è arrivata un’interessante fotografia. “Quando parliamo di open-air parliamo di campeggi e aree attrezzate, con un’offerta che sembra esigua dal punto di vista del numero di strutture (1% del totale), ma che in termini di posti letto vale per un quarto della disponibilità. Il turismo open-air rappresenta il 9 per cento degli arrivi italiani e in termini di presenze il 16 per cento. Sono numeri interessanti se consideriamo che l’open-air rappresenta la prima opzione nel settore extra alberghiero, con una durata del soggiorno medio di sei notti, contro una media 3,8 nelle altre strutture. È un turismo molto legato alle presenze internazionali, anche se parliamo di un turismo di prossimità, con il 97 per cento delle presenze straniere che arriva dal continente europeo”.
Qualche dato, raccolto con la collaborazione di FAITA-FederCamping, è arrivato anche a dipingere il profilo dei turisti che amano frequentare campeggi e villaggi con il proprio veicolo ricreazionale. In questo segmento, l’80 per cento dichiara di viaggiare con la famiglia e figli al seguito, il 26% con il partner, il 13% con amici, l’11% con la famiglia senza figli e il 5% da solo. Parliamo di un turismo abbastanza giovane, con un 25% di rispondenti Millennial, quindi tra i 30 e i 40 anni, e un 42-43% appartenenti alla generazione X, nati dal 1965 al 1980.
Il valore del turismo open-air
Efficace come sempre l’intervento di Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di APC, che ha focalizzato le sue riflessioni sulle strutture ricettive: campeggi e villaggi da una parte e aree di sosta dall’altra. “Questi due pilastri non sono in antitesi, ma complementari,” ha sottolineato. “In tutta Europa il turismo itinerante si è sviluppato grazie alla collaborazione e alla coesistenza di campeggi e aree di sosta. Ci sono oltre 6.150.000 veicoli ricreazionali in circolazione e un pubblico di fruitori e potenziali clienti di oltre venti milioni di persone. E questa è una stima minima, che non tiene conto di noleggi e di più persone che usano lo stesso mezzo”.
Sanpaolesi ha anche voluto sfatare il mito che si tratti di un turismo con scarsa propensione alla spesa. “Uno studio tedesco dice che i fruitori di camper e caravan fanno circolare in Europa 23,37 miliardi di euro ogni anno. Sono parecchi soldi che vogliamo intercettare come sistema paese, tenendo conto che questo importo esclude l’acquisto dei mezzi: parliamo solo di spese turistiche. La rivista tedesca Promobil ha realizzato un’indagine scoprendo che l’importo medio a persona lasciato sui territori visitati è di 530 euro a settimana: un equipaggio di due persone ‘vale’ 1.060 euro”.
Il turismo itinerante costituisce un’opportunità per mete tradizionalmente meno gettonate, come comunità montane, borghi, piccole cittadine che hanno più bisogno di essere portate alla ribalta. Il caravaning è poi un pilastro fondamentale della destagionalizzazione: in camper si va tutto l’anno, non solo d’estate, e questo consente di offrire opportunità in più a tutti territori. Per questo le strutture per ospitare i camper sono fondamentali.
“In Italia le aree di sosta si aggirano tra le 1.900 e le 2.000 unità, ma soprattutto abbiamo una grande disomogeneità tra regioni,” ha spiegato Sanpaolesi. “La Germania vanta oltre 5.000 aree, la Francia 4.200: negli altri Paesi si sta correndo perché la destagionalizzazione è un elemento strategico fondamentale per l’accoglienza di questo tipo di turismo. In Germania dieci anni fa c’erano solo 3.000 aree: il gap con l’Italia fa un po’ male al cuore… Dobbiamo avere una rete di accoglienza più solida e distribuita sul territorio. Chi usa il camper deciderà dove andare anche in funzione degli approdi che troverà sul territorio”.
Un turismo esperienziale
Per Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma, “il Salone del Camper di Parma è molto di più di una semplice esposizione di veicoli ricreazionali, che pure rappresentano il livello di evoluzione tecnologica a cui le casse produttrici di questo comparto sono arrivate; è la celebrazione di una vacanza rigenerante, sostenibile e senza restrizioni, che evidenzia una forma di turismo esperienziale in costante crescita di popolarità. Il camper, infatti, non rappresenta solo un mezzo per viaggiare, ma autentico stile di vita, lusso di muoversi in libertà, autonomia e sicurezza”.
L’impegno di Daniela Santanché e il supporto ad Assocamp
Infine, è intervenuta Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, che si è mostrata molto determinata nella volontà di supportare l’intero settore. “La nostra sfida è fare del turismo la prima impresa italiana puntando sulla destagionalizzazione,” ha dichiarato. “L’Italia ha tutte le caratteristiche per far vivere il turismo tutto l’anno, grazie anche alla crescita costante del settore plein air e a un tipo di turista che investe sul territorio. È volontà del governo essere al fianco degli imprenditori del settore e il nostro impegno sarà rivolto all’implementazione e alla riqualificazione delle aree di sosta esistenti”.
Il Ministro ha chiuso il suo intervento sottolineando l’importanza di arrivare alla riduzione dell’IVA al 4% per l’acquisto di camper per disabili. L’Onorevole Francesco Michelotti ha presentato una proposta di legge su cui non dovrebbero esserci divisioni di tipo politico. “Non è una questione di destra e di sinistra,” ha detto Daniela Santanchè, “ma è una questione di giustizia. Anche per le persone con disabilità il turismo è un elemento estremamente importante”. Subito dopo il suo intervento e il taglio del nastro del Salone del Camper, il Ministro si è recato presso lo stand di Assocamp, dove davanti alla presidente Ester Bordino ha firmato la petizione lanciata nei giorni scorsi dall’associazione che riunisce i rivenditori di veicoli e attrezzature per il turismo all’aria aperta.