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Cicloturismo, in Italia si consolida il turismo su due ruote che riavvicina alla natura

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Desiderio di libertà, immersione nella natura e un nuovo approccio verso un turismo sostenibile, grazie a questi ingredienti il cicloturismo è un fenomeno in piena espansione in Italia. Aumenta infatti sia il numero di appassionati che l’impatto economico: nel 2022 la vacanza su due ruote ha determinato entrate per circa 4 miliardi di euro grazie a 33 milioni di presenze (+16,7% rispetto all’anno precedente, dati 2023, rapporto Isnart Unioncamere e Legambiente).

È dunque una risorsa importante su cui puntare per valorizzare in chiave turistica il territorio. Per potenziare questo settore e arricchire l’offerta turistica con servizi territoriali bike friendly, però, occorre conoscere meglio le scelte e i bisogni di chi viaggia in bicicletta.

Il profilo del cicloturista

A delineare un profilo del cicloturista ci ha pensato la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), conducendo l’indagine Che cicloturista sei? Luoghi, Trasporti e Sicurezza in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e Ciab (Club Imprese Amiche della Bicicletta).

Attraverso la somministrazione a livello nazionale di un questionario online tra giugno e settembre 2023, sono state raccolte circa 2.500 osservazioni sui temi che maggiormente interessano chi sceglie di fare una vacanza, in tutto o in parte, in sella a una bici: le destinazioni preferite, gli alloggi più ricercati, la scelta dei mezzi di trasporto oltre la bici, la sicurezza stradale. Con l’obiettivo finale di migliorare le condizioni cicloturistiche in Italia e sviluppare un’offerta sempre più mirata alle esigenze del turismo su due ruote.

Primavera ed estate le stagioni ideali

Tra chi ha dichiarato di fare esperienze di cicloturismo, cioè includendo almeno un pernottamento con la bici al seguito (il 70% del campione intervistato), il 28% è composto da cicloturisti abituali e il 42% da cicloturisti occasionali. L’età media è di 53 anni, per lo più si tratta di uomini (60%) residenti nel Nord Italia.

Si viaggia soprattutto in coppia o con amici, in estate e primavera, ma spesso anche in autunno, organizzandosi in autonomia (sono ancora in pochi a ricorrere ad associazioni e tour operator) e scegliendo spesso la combinazione treno+bici per gli spostamenti. Mediamente, il 31% dei cicloturisti usa biciclette elettriche che permettono di affrontare maggiori dislivelli e viaggi più lunghi.

I fattori che pesano sulla scelta della meta

Le destinazioni più gettonate sono quelle italiane (Veneto, Romagna e Lombardia sul podio), ma non manca chi (il 23%) va all’estero, puntando soprattutto su Austria, Francia, Germania e Svizzera. Il cicloturista cerca soprattutto itinerari e mete extra-urbane dove assaporare meglio il contatto con la natura (campagna, collina, fiumi) ma risultano molto visitate anche le città.

Dunque, in base a quali criteri il cicloturista sceglie le proprie destinazioni? Secondo l’indagine FIAB, si guarda innanzitutto ai paesaggi e al patrimonio naturale della destinazione; poi al patrimonio culturale e artistico e ai prodotti tipici del territorio. Ma si guarda molto anche ad alcune caratteristiche specifiche come la qualità dei percorsi ciclabili, la manutenzione delle aree esterne ai percorsi, la possibilità di trasportare le biciclette su treni e bus, la varietà dei servizi di vitto e alloggio e, non ultima, la presenza di servizi tecnici per cicloturisti lungo i percorsi.

Alloggi e servizi: ecco cosa cercano i cicloturisti

Per il pernottamento (nella maggior parte dei casi di 1-2 notti), B&B e hotel sono le soluzioni preferite, seguite da appartamenti in affitto, campeggi e ostelli, con una spesa di meno di 100 euro a notte per il 70% dei cicloturisti abituali e per il 65% di quelli occasionali. Essenziale, comunque, che l’alloggio abbia un ricovero notturno per le bici, ma grande importanza è data anche all’offerta di pasti adeguati a una vacanza attiva. Altri servizi apprezzati sono la disponibilità di attrezzi fai-da-te per la manutenzione e la possibilità di lavare il proprio abbigliamento. I servizi accessori, come la disponibilità di mappe cartacee e virtuali e le escursioni con guide qualificate, sono invece più rilevanti, in generale, per i cicloturisti occasionali.

Si arriva infine al tema della sicurezza, un aspetto delicato che può condizionare molto le scelte degli itinerari. Se è certamente il traffico urbano a preoccupare di più, soprattutto in caso di piste ciclabili con una cattiva pavimentazione, anche quando si affrontano percorsi extra-urbani può essere avvertito un senso di insicurezza dovuto in particolare alla dimensione delle carreggiate: ci si sente insicuri, infatti, se la strada è stretta, se i veicoli procedono a velocità elevate e se si tratta di strade secondarie non asfaltate. Per la proprio sicurezza si prediligono dunque percorsi con poco traffico (anche pedonale), strade larghe e piste ciclabili di qualità.

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