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CIVD: dopo un 2020 con immatricolazioni record, la produzione potrebbe tornare a crescere

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Nel 2020 l’industria tedesca del caravanning (camper e caravan) ha segnato un importante record: per la prima volta si sono superate le 100mila nuove immatricolazioni, arrivando a un totale di 107.000, con un incremento del 32,6% rispetto al 2019. A dirlo le ultime statistiche della CIVD (Caravaning Industry Association), secondo la quale il settore ha generato in Germania vendite per 12,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 6,3 per cento. E anche il 2021 sembra sia iniziato con i migliori auspici. Infatti, un sondaggio condotto dall’associazione tra i propri membri – ovvero i produttori tedeschi di veicoli ricreazionali – ha mostrato che la stragrande maggioranza prevede che la domanda interna continuerà a crescere.

“Con un camper o una caravan viaggi individualmente o con persone della tua famiglia e sei in gran parte autosufficiente, grazie agli spazi adibiti a cucina e soggiorno, alla zona notte e alla presenza dei sanitari”,afferma Daniel Onggowinarso, Managing Director della CIVD. Non a caso lo scorso anno le nuove immatricolazioni di camper sono state ben 78mila, una cifra record, con un aumento di circa il 45 per cento, e negli ultimi tre anni sono quasi raddoppiate. Anche quelle relative alle caravan hanno segnato un risultato più che rispettabile: tra gennaio e dicembre sono stati immatricolati oltre 29.000 veicoli, il numero più alto dal 1994, con un incremento dell’8,2 per cento. Il segmento ha quindi registrato un aumento per il settimo aumento consecutivo.

Nel 2020 il fatturato maggiore – 6,5 miliardi di euro – è arrivato dai veicoli nuovi, anche se questo valore è in realtà leggermente diminuito (-1,5%) rispetto alla cifra record del 2019. Il motivo è da ricercarsi nella situazione generata dalla pandemia da Covid-19, che ha causato un calo del livello produttivo. Le vendite all’estero – 2,5 miliardi di euro – hanno avuto un decremento del 6,2 per cento. Il comparto dei camper nuovi ha generato complessivamente 5,6 miliardi di euro, superando leggermente il livello record dell’anno precedente (+0,3%), mentre il fatturato relativo alle caravan nuove è stato di 900 milioni di euro, con un calo dell’11,3 per cento.

Grandi risultati anche per il mercato dei veicoli ricreazionali usati, che ha registrato un eccezionale incremento dell’8,2 percento, raggiungendo il massimo storico di 4,9 miliardi di euro. Il fatturato relativo alle caravan usate è aumentato del 4 per cento rispetto al 2019, mentre quello dei camper è cresciuto fino al 21,6 per cento.

Anche la terza divisione del settore, il business degli accessori, ha continuato a crescere nel 2020. Le vendite hanno avuto un incremento del 7,6 per cento rispetto all’anno precedente, registrando un valore di 1,1 miliardi di euro.

Nel 2020 la pandemia ha ostacolato produzione ed esportazioni

“La pandemia da Covid-19 ha notevolmente ostacolato la produzione nel nostro settore. La scorsa primavera, per proteggere la forza lavoro, molti stabilimenti hanno dovuto temporaneamente chiudere e i fornitori non avevano disponibili numerosi componenti. Questo ha fatto perdere la produzione di un mese. Di conseguenza, non siamo stati in parte in grado di soddisfare l’elevata domanda di camper e caravan”, spiega Daniel Onggowinarso.

L’arretrato non è stato recuperato e ha portato – pur essendo arrivati alla ragguardevole cifra complessiva di 115.844 mezzi – a un calo del 6,9% nel numero di veicoli ricreazionali prodotti in Germania nel 2020, rispetto agli eccezionali risultati del 2019. La produzione di camper è scesa leggermente – 75.276 veicoli e un calo del 2,2% – mentre sul fronte delle caravan il decremento è stato del 14,5 per cento, arrivando a un totale di poco superiore alle 40.500 unità.

Nel 2020 la riduzione della produzione ha anche causato un calo delle esportazioni (-9,8%) rispetto al 2019. L’indebolimento delle attività estere è stato in parte dovuto alla situazione di stallo o di scarso sviluppo in alcuni mercati europei, probabilmente dovuta anche all’impatto della pandemia sia a livello di contenimento del Covid-19 sia a livello economico.

La Germania ha esportato oltre 46mila veicoli, dei quali più di 28.300 erano camper (-8% sul 2019) e 17.800 caravan, con un calo del 12% rispetto all’anno precedente. Comunque sia, quattro veicoli su dieci prodotti nel paese continuano a essere esportati e il 39,2 per cento dei camper tedeschi lascia le fabbriche per l’estero. Per le roulotte il tasso di esportazione raggiunge il 43,9 per cento.

Per il 2021 le aspettative sono positive

Secondo il sondaggio condotto dalla CIVD tra i propri membri, nel 2021 tutti i produttori di veicoli ricreazionali si aspettano un aumento delle vendite. Sul fronte dei camper la percentuale è “solo” dell’87 per cento, mentre il restante 13% prevede un risultato record sui livelli dello scorso anno. Il calo non è stato nemmeno preso in considerazione.

La pandemia ha accelerato lo sviluppo di aspetti del turismo come la sostenibilità, i viaggi regionali e individuali o il ritorno alla natura. Grazie alla capacità dei veicoli ricreazionali di soddisfare queste esigenze e in virtù della situazione attuale, la crescita delle nuove immatricolazioni dovrebbe continuare anche nel 2021”,afferma Onggowinarso. “Siamo ottimisti sul fatto che nel 2021 si possa aumentare ancora la produzione e che le attività di esportazione riprenderanno. In queste condizioni un nuovo fatturato record di oltre 13 miliardi di euro non sembrerebbe improbabile”.

Due terzi dei membri della CIVD si aspettano un incremento nelle esportazioni dei camper, mentre il 33% prevede che il fatturato con l’estero rimanga costante. Sul fronte delle caravan il 55 per cento delle aziende prevede aumenti nel 2021 e poco meno della metà conta su esportazioni al livello del 2020. Pertanto è presumibile che non verrà esportato un numero inferiore per nessuno dei due segmenti di veicoli ricreazionali.

“Per il 2021 ci aspettiamo un’ulteriore normalizzazione e un aumento significativo della produzione, che avrà un effetto positivo anche sul business export. In gran parte dell’Europa le nuove immatricolazioni stanno nuovamente aumentando o rimarranno elevate, e soprattutto i produttori tedeschi ne trarranno vantaggio, in quanto leader di mercato in Europa”, ha concluso Daniel Onggowinarso.

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