In evidenza News

Club del Sole, oltre il campeggio e più di un villaggio: ecco la strategia del gruppo italiano

single-image

Club del Sole continua a crescere, e di fronte alle ottime prospettive per la stagione appena iniziata ne ha approfittato per fare il punto sui suoi numerosi progetti. A Milano i vertici aziendali hanno incontrato la stampa, i partner e molti amici per raccontare che cosa ci si può attendere nell’immediato futuro. La società ha continuato nel suo piano di investimenti straordinari e quest’anno prevede di superare i 3,5 milioni di presenze e i cento milioni di fatturato. Continuando intanto a valutare un’espansione verso il mondo della montagna, con tre possibili acquisizioni in Alto Adige.

Al presidente Riccardo Giondi è spettato l’onore di riassumere la storia aziendale, iniziata circa 50 anni fa da un’intuizione di suo padre: quella che il campeggio aveva delle grandi potenzialità. Così si è passati da terreni adibiti a ospitare principalmente tende a strutture ricettive pensate prima per le caravan e poi completate con bungalow e case mobili.

La storia di Club del Sole comincia nel 1970 e oggi l’azienda italiana gestisce 20 strutture e ha 1.500 collaboratori. “È stata un’avventura ben accompagnata da uno staff di giovani e collaboratori straordinari,” ha commentato Giondi. “In questi anni abbiamo investito in infrastrutture, sistemi, persone. Non ci siamo spaventati con il Covid e oggi siamo a un punto che ci permette di guardare avanti e rilanciare di nuovo sul mercato grazie alle nostre persone, che sono una forza straordinaria”.

Un riposizionamento ricco di nuovi progetti

Francesco Giondi, rappresentante della generazione più recente della famiglia, ha il ruolo di amministratore delegato. È stato lui a spiegare come la pandemia si sia trasformata da enorme rischio a grande opportunità. Il periodo più difficile è stato sfruttato per avviare una transizione digitale che ha permesso a Club del Sole di essere più incisiva sul mercato, e soprattutto per trasformare le strutture campeggio in veri e propri villaggi, incorporando anche un’offerta glamping.

È stato un grande sforzo da parte di tutta l’azienda per il riposizionamento del gruppo,” ha commentato. “Dal 2019 a oggi siamo cresciuti di oltre il 50% di fatturato e nel 2022 abbiamo registrato oltre tre milioni di presenze, che speriamo di incrementare nel 2023. Oggi stiamo puntando moltissimo sul cliente italiano, che ci ha riscoperto e che ha superato il luogo comune che identifica il campeggio come una vacanza low cost. La nostra è invece una vacanza flessibile, ma che offre tutti i comfort e servizi di altro livello”.

Un obiettivo particolarmente importante, e che prima del Covid sembrava quasi impossibile da raggiungere è quello di superare i cento milioni di euro di fatturato. Secondo Francesco Giondi, guardando all’andamento delle prenotazioni questo traguardo è molto vicino, anche grazie agli importanti investimenti che sono stati fatti negli ultimi anni per trasformare e migliorare e strutture ricettive del gruppo: oltre 30 milioni all’anno, diventati 35 nell’ultimo periodo.

I progetti più importanti quest’anno sono a Rimini e Riccione, due strutture all’avanguardia anche per l’ecosostenibilità,” ha sottolineato. “Solo 15 giorni fa a Riccione sono stati piantati 160 alberi. Stiamo quindi facendo qualcosa di importante. In più, stiamo anche dotando l’azienda di una nuova infrastruttura digitale, preparandoci a lanciare un nuovo sito web che testimonia la nostra attenzione al cliente”.

Oggi Club del Sole gestisce un patrimonio composto da un milione e 700 mila metri quadri di superficie, venti villaggi distribuiti su sette regioni italiane, venti spiagge e 18 parchi acquatici. Focalizzata finora soprattutto sulle destinazioni dove l’acqua è predominante, Club del Sole pensa ora alla possibilità di espandersi anche in montagna. “Siamo sempre attenti alla crescita anche per linee esterne,” spiega Giondi. “Stiamo eseguendo diverse ‘due diligence’ per continuare ad ampliare il nostro parco strutture. Ci rendiamo conto che dobbiamo aumentare l’offerta e guardiamo quindi anche alla montagna. In particolare, stiamo trattando tre strutture in Alto Adige, sempre guardando alla qualità e non alla quantità: non vogliamo avere cento strutture, ma solo quelle con la qualità che deve contraddistinguere il Club del Sole, che vogliamo trasformare in un ‘lovebrand’. La nostra agenzia sta facendo un lavoro straordinario e spero che presto il nome Club del Sole risuoni nella testa di chi lo ascolta”.

Una vita piena che coniuga natura e comfort

Il direttore generale Angelo Cartelli è entrato un po’ più nel dettaglio della strategia per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti. “Ci occupiamo del tempo libero delle persone: è un mestiere serio e complicato, in cui non ci si può improvvisare,” ha detto. “Noi ci occupiamo di ospitalità da oltre 50 anni e lavoriamo in un settore che può garantire crescite importanti e che ha un ruolo rilevante nel panorama turistico italiano. Le definizione classiche, però, non ci rappresentano al 100 per cento: oggi non siamo più un tradizionale campeggio, pur mantenendone le caratteristiche positive. Dobbiamo cancellare la percezione del campeggio come vacanza a basso costo. Abbiamo fatto grandissimi investimenti e siamo stati il primo gruppo italiano ad andare oltre il concetto di campeggio e anche oltre quello del classico villaggio turistico. Vogliamo arricchirlo con caratteristiche nostre”.

Per riuscire a comunicare questa unicità, Club del Sole ha lavorato in profondità sul branding e scelto un payoff che indica chiaramente la strategia: “Full life holiday”. Non si parla più solo di vacanza, ma di vita. “Facciamo una promessa importante che vogliamo difendere ogni giorno,” ha spiegato Cartelli. “In sostanza, proponiamo una vita come dovrebbe essere sempre. E c’è anche un secondo elemento importante della nostra offerta: dobbiamo essere capaci di mantenere il contatto con la natura e con i nostri simili, ritornando anche alla socialità. L’ultimo elemento che proponiamo a supporto di questo posizionamento è l’essere riusciti a unire due elementi che apparentemente non possono stare insieme: natura e comfort. La prima non è per definizione comoda, il secondo tende ad astrarci dalla realtà”.

Da qui è nata l’esigenza di fare grandi investimenti, non solo per ammodernare i villaggi, ma anche per migliorare i programmi di animazione e intrattenimento. Sono naturalmente state acquisite nuove case mobili con soluzioni abitative da 32 a 40 metri quadri ed è stata potenziata l’area sportiva, puntando su bike e padel. Grande attenzione è stata dedicata anche a chi va in vacanza con il proprio quattrozampe, con l’obiettivo di essere il miglior prodotto per chi viaggia con gli animali. Ci sono così aree sgambamento di 900 metri quadri e addirittura la possibilità di avere una piscina per i cani.

Infine, Club del Sole ha continuato a puntare sull’aspetto tecnologico. “A breve verrà presentato il nuovo sito,” ha detto Cartelli, “che ci permetterà di rimanere in contatto con i nostri clienti per tutti i 12 mesi dell’anno. Anche sui servizi interni abbiamo fatto investimenti importanti. Per esempio, abbiamo un’app che permette l’acquisto dei servizi all’interno delle nostre strutture e un sistema di pagamento cashless basato su braccialetti. Oggi Club del sole è molto più di un semplice albergo o villaggio e garantisce un emozione molto forte, con grandissima flessibilità: ogni giorno il nostro cliente può decidere con il massimo della libertà come impostare la propria giornata di vacanza”.

Leave a Comment

Your email address will not be published.

You may also like