Il mese di giugno dovrebbe essere quello buono per la riapertura dei battenti delle 2.650 strutture del comparto turistico “open air” italiano. Da mercoledì 3, anche se con qualche mugugno e limitazione, sono stati riaperti i confini regionali ed è stata concessa la possibilità, a chi proviene da altri stati dell’Unione Europea, di entrare in Italia. Da metà mese dovrebbero invece ripartire in maniera più generalizzata i transiti e gli spostamenti a livello europeo. Secondo i dati diffusi da FAITA FederCamping, lo scorso anno le aziende del comparto hanno registrato 10,3 milioni di arrivi, per un totale di poco meno di 70 milioni di presenze e un fatturato complessivo di oltre cinque miliardi di euro.
La nuova stagione è carica di incognite, ma la consapevolezza di poter offrire una delle mete più ambite a livello turistico e una delle modalità di vacanza in questo momento più ben viste lascia spazio a un moderato ottimismo. Con oltre un milione 350mila posti letto per notte, l’offerta turistica “en plein air” italiana è tra le più avanzate a livello europeo. Ampi spazi e natura ben si coniugano con l’impegno profuso in queste ultime settimane per arrivare in sicurezza all’avvio di questa stagione turistica.
La sicurezza discende dall’adozione delle “Linee guida organizzative per una corretta attività di prevenzione, contrasto, controllo e gestione delle emergenze sanitarie, nelle attività turistico ricettive all’aria aperta in situazione di emergenza COVID-19” con standard particolarmente elevati. Oltre a ciò è disponibile “Safe holiday camp: indirizzi per una vacanza sicura nelle strutture turistico ricettive all’aria aperta” realizzato dal laboratorio di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia. Infine “Secure Clean Camping-Village ver. 1.1”, di cui abbiamo parlato recentemente, è un manuale operativo per rendere l’ospitalità sicura, realizzato in collaborazione con la società Teamwork e concepito per offrire consigli e strumenti necessari alle nuove esigenze di pulizia e sicurezza e per aiutare le strutture ricettive all’aria aperta ad applicare gli standard corretti ed a mantenere la fiducia degli ospiti.
Le aziende aderenti a FAITA FederCamping possono anche contare su una polizza assicurativa anti Covid-19 che, oltre alle ordinarie coperture infortunistiche e sanitarie, consente il rimborso integrale delle spese sostenute dall’ospite in caso di cancellazione delle prenotazioni a causa della pandemia.
Tutti gli strumenti e manuali realizzati da FAITA FederCamping sono stati messi a disposizione delle imprese e sono consultabili sui social federali. Per stimolare il mercato, nei prossimi giorni partirà una campagna di comunicazione dedicata al turismo open air con spot e post a tema per sottolineare l’opportunità di scoprire o riscoprire il campeggio nella prossima stagione estiva.
Un caldo benvenuto a Easytex come nuovo partner di Camping Business