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Cresce la voglia di viaggiare: per la ETC il 73% degli Europei in vacanza entro novembre

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Nonostante i numerosi ostacoli che negli ultimi anni si sono ritrovati gli europei sulla strada delle vacanze – nell’ordine: Coronavirus, conflitto russo-ucraino, inflazione – la voglia di viaggiare continua a crescere. Lo rivela l’ultima indagine realizzata dalla European Travel Commission (ETC), secondo cui il 73% degli europei ha in programma di intraprendere una vacanza tra giugno e novembre 2022. Il 38% degli intervistati prevede di viaggiare due volte, mentre il 20% ha intenzione di fare più di tre viaggi.

Rispetto all’anno scorso, l’interesse verso destinazioni diverse dal proprio paese è cresciuto del 7%, arrivando a coinvolgere il 58% degli intervistati. Le mete preferite sono, come da tradizione, Italia, Francia e Spagna (10% ciascuna), seguite da Grecia (7%) e Croazia (6%), che entra per la prima volta tra le prime cinque. Concentrati tra giugno/luglio (41%) o agosto/settembre (42%) i soggiorni dureranno tra quattro e nove notti. Natura (19%), gastronomia (16%) e stile di vita locale (16%) sono gli elementi più ricercati.

L’indagine della ETC evidenzia anche che oltre un terzo degli europei afferma che i propri piani di viaggio non sono influenzati dal virus, la quota maggiore dall’agosto 2020. Il desiderio di vedere severi protocolli di salute e sicurezza in atto nelle destinazioni di viaggio è sceso al punto più basso (ora al 55%, contro il 67% di marzo 2022).

Infine, anche se le tensioni geopolitiche non hanno influenzato i programmi del 44% degli europei con programmi di viaggio, il 31% li ha modificati a causa della guerra in Ucraina. Solo il 4% ha completamente cancellato le vacanze per questo motivo.

È incoraggiante vedere un forte rimbalzo del settore dei viaggi in Europa, che porta ottimismo a un’estate entusiasmante per le destinazioni europee,ha commentato Luís Araújo, presidente di ETC. “Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide che restano nei prossimi mesi. Oltre all’aumento dell’inflazione, c’è una grave carenza di competenze professionali in tutto il settore a seguito della pandemia. Questo è più visibile nello snodo dei trasporti, che stanno lottando per soddisfare l’aumento della domanda a causa della mancanza di personale. Ricostruire questa capacità è fondamentale. L’ETC invita l’UE e i governi europei a riflettere sul modo migliore per affrontare queste sfide e sostenere il settore“.

A minare la fiducia dei turisti sono le incognite finanziarie, un timore ora espresso dal 13% degli intervistati, contro il 6% di un anno fa. Inflazione e aumento dei costi di viaggio sono invece diventati la principale preoccupazione per il 18% dei vacanzieri. Questo ha portato a una finestra di prenotazione ristretta, con quasi la metà dei viaggi (49%) previsti per giugno o luglio non ancora completamente prenotati.

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