Era il 2 marzo quando sono stati riuniti per la prima volta gli Stati Generali del Turismo a Sorrento. L’idea era quella di mettere a punto idee e strategie di rilancio del settore creando un “Modello Sorrento” che fosse poi replicabile in altre località turistiche italiane. Quasi tre mesi dopo si è arrivati alla conclusione dei lavori, che hanno visto all’opera istituzioni, associazioni, imprenditori. In un evento tenutosi la scorsa settimana sono state condivise le riflessioni fatte in questo periodo.
Massimo Coppola (sindaco di Sorrento), Alessia Rotta (presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati), Elena David (del comitato direttivo AICEO e presidente Tavolo Turismo), Giorgio Palmucci (presidente dell’ENIT) e Sebastiano Venneri (responsabile Territorio e Innovazione di Legambiente) hanno raccontato dai loro rispettivi punti di vista che cos’è il Modello Sorrento. Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, e Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti.
Massimo Garavaglia, ministro del Turismo
“La mia prima uscita come ministro del Turismo è stata proprio a Sorrento,” ha ricordato Garavaglia. “In meno di 80 giorni ho incontrato mille sigle che compongono l’universo della filiera del turismo: un mondo complicato, forte e complesso. Da tutti abbiamo ricevuto stimoli, suggerimenti e critiche, che mi auguro siano stati recepiti in interventi a sostegno delle categorie, per quanto possibile. Non abbiamo risolto tutto, ma si è fatto il possibile per dare risposta in tempi rapidi a un settore che ha avuto molti problemi”.
“Ai 5 miliardi stanziati direttamente per il turismo vanno aggiunti 2,4 miliardi del PNRR da spendere in tempi rapidi, entro il 2026. Dobbiamo lavorare tantissimo insieme. In più, ci sono i progressi della campagna vaccinale: qualche settimana fa si parlava di chiusure e ora di aperture. La quarantena ha ai giorni contati e possiamo far tornare i turisti stranieri con serenità. Il coprifuoco non ci sarà più e quindi possiamo pensare a un’estate serena e lunga. Grazie dei suggerimenti, degli incontri e buon lavoro. Siamo fiduciosi che sarà una grande estate”.
Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale
Mara Carfagna ha puntato il dito sui motivi per cui la crisi pandemica ha portato più problemi al turismo che in altri settori, soprattutto nel sud Italia. “Se a differenza della crisi del 2009 questa si è abbattuta in misura maggiore sui segmenti più fragili, è stato anche perché sono stati azzerati gli spostamenti di italiani e stranieri, togliendo ossigeno a un’economia particolarmente importante per il sud,” ha affermato.
“Per questo, il turismo deve avere un’attenzione speciale. Il maggiore cambiamento legato alla pandemia sarà la ripresa del turismo interno, e quindi bisogna riportare in casa quote turistiche da che da anni scivolavano verso i nostri concorrenti. È una tendenza che va incoraggiata per fare in modo che gli italiani conoscano meglio se stessi e il loro patrimonio culturale. Una buona quota del PNRR sarà quindi destinata a proteggere questo settore. Per il sud le opportunità sono proporzionalmente superiori al resto d’Italia e il messaggio che cerco di portare a tutte le amministrazioni è di non sprecarle. Questa è la nostra sfida”.
Massimo Coppola, sindaco di Sorrento
Il sindaco ha ovviamente sottolineato l’importanza del settore per il suo comune e per tutta la zona. “Siamo voluti ripartire e dare un segnale al comparto del turismo,” ha spiegato. “Per noi il turismo è vita, rappresenta l’intero prodotto interno lordo del territorio. Tutti vivono di turismo e la congiuntura pandemia ha azzerato il comparto, mettendo in ginocchio il settore. Io credo che questo territorio meriti di essere tra le prime destinazioni d’Italia e del mondo. Sorrento, però, deve essere una bellezza sicura: abbiamo adeguato le strutture per il rispetto delle norme, puntato sulla vaccinazione degli operatori, regolamentato i flussi turistici anche in spiaggia, richiamiamo gli ospiti al rispetto delle norme, e in più offriamo aggiornamenti in tempo reale. Questi sono i suggerimenti che gli operatori hanno dato alla nostra amministrazione per mettere a punto quello che chiamiamo Modello Sorrento”.
“Promuovere un territorio senza averlo reso sicuro è un esperimento inutile,” ha proseguito Coppola. “Ci siamo mossi in sinergia con le organizzazioni del territorio, come Federalberghi, per renderlo ‘covid-free’. Se c’è una cosa positiva che questo momento ci lascia è proprio la capacità di fare rete con le altre amministrazioni e con gli attori della società e della nostra città. In questo caso parliamo di turismo, ma a mano a mano che cambieranno scenari e situazioni saranno anche altri comparti a essere interessati. Con questi Stati Generali abbiamo dato esempio di democrazia partecipata, anche con il contributo diretto dei cittadini, critiche comprese, che sono state tenute in considerazione”.
Poi Coppola si è soffermato sulla necessità di promuovere il territorio. Non è più sufficiente essere pieni di bellezze naturali e mettersi semplicemente ad aspettare i turisti. La concorrenza è sempre più forte. “Partiamo dall’anno zero in termini di comunicazione”, ha detto il sindaco. “Prima del Covid in pochi si preoccupavano di parlare di promozione, perché non se ne sentiva la necessità, secondo me a torto. Il Covid ci insegna che per competere bisogna essere bravi dal punto di vista della promozione, altrimenti si perdono posizioni. Nel Modello Sorrento si parla anche di emozione. Presenteremo a breve un nuovo brand e investiremo in promozione nazionale e internazionale. E questo è solo l’inizio: gli Stati Generali si chiudono oggi, ma il laboratorio Sorrento continuerà 365 giorni all’anno”.
L’accento è stato poi posto sulla necessità di destagionalizzare il turismo, puntando alla valorizzazione anche di aree diverse dalla costa. “Il nostro patrimonio è costituito non solo dal mare, ma anche da colline bellissime,” ha sottolineato Coppola. “Ci sono itinerari paesaggistici e sentieri escursionistici. È un turismo nuovo che non abbiamo valorizzato abbastanza negli anni passati. Il nostro territorio è fatto di biodiversità eccezionali, qui si vivono esperienze irreplicabili, passando dal mare alla montagna, dalla cultura alla storia”.
E per chiudere non poteva mancare il capitolo dedicato alla sostenibilità. “Anche qui partiamo dall’anno zero,” ha ammesso il sindaco. “Installeremo nelle prossime settimane le prime colonnine elettriche su territorio pubblico. I privati qui ci hanno anticipato, ma la città lo farà nelle prossime settimane. Sensibilizzeremo anche tutti verso l’utilizzo di mezzi meno impattanti dal punto di vista ambientale. La struttura urbanistica del nostro territorio dovrebbe scoraggiare l’utilizzo di mezzi grandi, ma il percorso è ancora lungo”.
Elena David, comitato direttivo AICEO e presidente Tavolo Turismo
Il Modello Sorrento, pur valido, non può però da solo risolvere i problemi del settore. Ne è convinta Elena David. “Una nostra recente indagine ci dice che l’81 per cento del panel (ristretto numericamente, ma che rappresenta una grande fetta di questo settore) sostiene che la destinazione Italia non è ancora sufficientemente espressa,” ha spiegato. “Ma non ci si salva da soli: siamo in una realtà globale. Il Modello Sorrento non può funzionare se non ci sono accanto un modello Amalfi, un modello Positano, un modello Campania, un modello Calabria, un modello Italia. La tecnologia ci mette a disposizione gli strumenti per integrare e globalizzare”.
Secondo David sono anche fondamentali un approccio coordinato e la digitalizzazione. “Dalla nostra indagine emerge che l’84% degli intervistati pensa che il turismo non possa più essere gestito dalle regioni”, ha affermato. “Servono un coordinamento nazionale e una digitalizzazione più spinta. Oggi esiste una massa di informazioni che non sono centrare sul turista, ma hanno altri punti di partenza. Tutto questo materiale può essere convogliato su una piattaforma di riferimento comune che tramite l’intelligenza artificiale accompagni in maniera semplificata i turisti che cercano l’Italia. Bisogna avere un approccio data driven. Questo significa digitalizzare. Il turismo è stato uno dei primi a sfruttare la tecnologia, ma bisogna fare un salto ulteriore”.
Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati
Secondo Alessia Rotta, il Modello Sorrento può proiettarsi al centro della scena internazionale. “Il sindaco ha messo al centro il tema della sostenibilità, in un tempo che nessuno ha scelto, prendendolo come necessaria occasione di ripensarsi,” ha sostenuto. “Draghi ha detto che l’Italia è pronta a riaprirsi al turismo e il nostro paese è intrecciato con il turismo. L’intreccio è fatto di una storia, di una memoria, senza cui non c’è futuro, di una biodiversità di prodotti. Parlare di ‘smart tourism’ è un pensiero importante che si intreccia trasversalmente. Ci sono risorse inedite che vanno sfruttate. Sorrento è meta di un turismo che va attualizzato. La cosa importante è il valore che le persone attribuiscono al luogo. Questi luoghi vanno custoditi per i cittadini e per i turisti. Fondamentale per questa convivenza è la sicurezza, una parola che oggi ha un nuovo valore”.
Caro al Governo è anche il tema Green, che Rotta ha voluto enfatizzare. “La sfida green coinvolge molti aspetti, ma per fortuna ci sono miliardi da investire sulla transizione verde,” ha detto. “Strumenti come il 110% per il settore turistico hanno bisogno di un’accelerazione. E se è importante la correttezza delle norme, le cose però vanno anche fatte. L’importante è non spaventarsi: i processi vanno da A a B e necessitano di tempo, con l’impegno da parte di tutti. Per questo penso che gli Stati Generali abbiamo un senso profondo”.
Sebastiano Venneri, responsabile Territorio e Innovazione di Legambiente
Per Sebastiano Venneri, la ripartenza non può avvenire da dove eravamo rimasti prima della pandemia, da un sistema fatto di “overtourism”. Bisogna invece concentrarsi sulla sostenibilità. “Se dobbiamo moltiplicare per otto il contributo delle fonti rinnovabili nei prossimi anni, bisogna fare un salto qualitativo anche dal punto di vista della semplificazione,” ha sottolineato. “Bisogna che il turismo dia un contributo forte in questo senso. E poi, più che di promozione, mi preoccuperei della qualificazione dell’offerta turistica, della creazione di prodotti turistici innovativi. La bellezza non è più sufficiente a garantire il successo di una località e può essere un alibi per fare poco. Per questo mi concentrerei più sulla creazione di prodotti che abbiano a che fare con temi come la sostenibilità, che è sicuramente centrale. Il mercato chiede questo: un turismo attivo e sostenibile per togliere quella patina un po’ retrò che è caratteristica del nostro paese. Se guardiamo ai millennial, parole come outdoor e sostenibilità hanno più presa”.
Venneri ha poi evidenziato l’importanza per Sorrento di essere parte di una riserva marina protetta nazionale. “Questa è già una garanzia di successo forte, perché significa entrare in un olimpo di località,” ha spiegato. “L’altro elemento di forza è che stare in un contesto con altri comuni per condividere la gestione di un territorio, anche se marino, consente di fare sistema, fare rete. Si è costretti in qualche modo a condividere un percorso insieme ad altre amministrazioni. Se da soli si va più veloci, insieme si va più lontano”.
Giorgio Palmucci, presidente dell’Ente Nazionale per il Turismo
Giorgio Palmucci ha apprezzato l’impegno degli Stati Generali del Turismo. “Il lavoro che è stato fatto in questi due mesi credo che sia estremamente importante, anche da condividere: quanto è emerso sarà sicuramente utile per altre destinazioni e anche per l’ENIT”, ha detto. “Oggi dobbiamo superare rapidamente l’evento pandemia, anche grazie alla campagna vaccinale, guardando avanti e basandoci sui principi cardine del turismo del futuro: innovazione, sostenibilità e accessibilità. Soprattutto dobbiamo puntare sul PNRR, perché questi fondi, che in larga parte sono destinati anche al sud, oltre al sostegno diretto prevedono molte altre azioni connesse al nostro settore, per esempio a livello di infrastrutture che non possono che favorire l’accessibilità al nostro Paese, alle nostre destinazioni”.
Pensando ai prossimi mesi, Palmucci ha sottolineato che vivremo un’altra estate legata a un turismo di prossimità. “Noi pensiamo che sia un’occasione per far conoscere meglio l’Italia agli italiani,” ha evidenziato. “Dobbiamo evitare di trovarci tra qualche anno ancora a parlare di destagionalizzazione. E dobbiamo fare in modo che il nostro sia un turismo anche deconcentrato. I 55 siti patrimonio dell’Unesco che vantiamo in Italia devono aiutarci a far conoscere tutto il nostro Paese, e non solo le destinazioni già note. Nel Modello Sorrento ho apprezzato il fatto di voler affrontare il tema a 360 gradi, pur partendo da una destinazione conosciuta in tutto il mondo. Mi piace che il sindaco Coppola, attraverso questo piano, voglia non vivere di rendita, ma lavorare per far conoscere il territorio, oltre che fidelizzare chi già conosce la destinazione”.
Sorrento al centro dell’attenzione del mondo
I lavori sono stati conclusi proprio da Coppola. “Siamo partiti mesi fa e credo che siamo riusciti a guadagnare una certa credibilità,” ha sottolineato con soddisfazione. “Nei prossimi mesi a Sorrento avremo il summit del turismo giovanile organizzato dalla Nazioni Unite, un vertice dell’Istituto del Commercio Estero con startup di tutto il mondo e, dulcis in fundo, ospiteremo il G20 con il tavolo interministeriale sul commercio. Eventi di primissimo livello che rimettono la nostra città all’attenzione di tutto il mondo, là dove deve stare e dove deve rimanere”.
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