Avere un defibrillatore può fare la differenza, anche in campeggio dove, come in qualsiasi altra struttura, pernottano persone di qualsiasi età e in condizioni di salute diverse. È anche il pensiero di Giampiero Poggiali, presidente di FAITA Toscana e da poco riconfermato anche alla vicepresidenza nazionale dell’associazione di categoria che rappresenta i complessi turistici open-air: “Un episodio che dimostra ancora una volta quanto sia importante avere a disposizione un defibrillatore anche all’interno delle strutture ricettive all’aria aperta”.
L’episodio a cui si riferisce Giampiero Poggiali è quello avvenuto qualche giorno fa a Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto. Un turista settantenne, che soggiornava presso l’International Camping Etruria con la famiglia, è stato colto da malore. Grazie all’intervento tempestivo del personale, che ha provveduto a rianimarlo con il defibrillatore insieme a un ospite della struttura (volontario del soccorso), è stato salvato.
Gli operatori del 118, che sono stati chiamati immediatamente, hanno proseguito nelle operazioni di soccorso, confermando quanto sia stato determinante l’uso del defibrillatore, uno strumento “salva vita” importantissimo.
Giampiero Poggiali ha inviato un appello ai colleghi del settore: “Invito i colleghi che non lo avessero ancora fatto a installare al più presto questo strumento nella propria struttura, formando adeguatamente il personale al suo utilizzo. È un gesto di attenzione verso i propri clienti, che offre maggiore sicurezza e aggiunge qualità all’accoglienza”.
YALA: un impegno per la sostenibilità, l’innovazione e l’alta qualità