Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC, European Center for Desease Prevention and Control) fotografa l’andamento della diffusione del virus SARS-CoV-2, quello che causa il Covid-19. Quello che vogliamo mostrarvi è come è cambiata la situazione nell’ultimo mese, ovvero dal 2 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022. Paesi quali l’Italia, la Francia, la Spagna, che prima avevano prevalentemente aree rosse con qualche “spruzzata” di arancione, ora sono completamente rosso scuro. Questo significa che la situazione sta continuando a peggiorare, a causa soprattutto dell’elevata contagiosità della variante Omicron.
In Italia la maggioranza (19 su 20) delle regioni è in rosso scuro e alcune di esse, ovvero Piemonte, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata e Sicilia, hanno fatto il doppio salto, essendo a inizio dicembre in arancione. Sola, soletta la Sardegna, che passa dall’arancio al rosso.
È in leggero miglioramento la situazione nell’Europa Centrale e Orientale, dove sono quasi equamente suddivise le zone rosse e quelle rosso scuro. Nei Paesi Scandinavi, invece, le cose non vanno bene, visto che le aree rosse sono ormai pochissime. Pollice in giù anche per Grecia, Croazia, Belgio, Paesi Bassi e Islanda che continuano a essere rosso scuro.
La mappa che si vede sopra rappresenta graficamente un “indicatore combinato”, che non tiene conto di un singolo dato, ma che riunisce più informazioni per offrire a colpo d’occhio la situazione attuale. Ecco come viene effettuato il calcolo:
- Zone verdi – Le zone indicate in verde sono quello in cui i casi di positività sono inferiori a 50 ogni centomila abitanti e la percentuale di positività nei test non supera il 4 per cento, oppure in cui il primo valore non va oltre i 75 casi, ma con un tasso inferiore all’1%.
- Zone arancioni – Quelle in cui si rimane sotto i 50 casi ogni centomila abitanti, ma il tasso di positività è superiore al 4 per cento, oppure con casi compresi tra 50 e 75, ma con positività all’1%, oppure ancora con numero di casi compresi tra 75 e 100 e tasso inferiore al 4%.
- Zone rosse – Tra 75 e 200 casi con tasso superiore al 4% o tra 200 e 500 casi ogni centomila abitanti.
- Zone rosso scuro – Quelle dove si registrano oltre 500 casi ogni centomila abitanti.
- Zone grigie – Quelle per le quali non sono disponibili sufficienti dati o il tasso è inferiore a 300 casi per 100.000 abitanti.
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