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Eco Hotel Investment Summit: idee e strategie per far fruttare gli investimenti in sostenibilità

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Nei giorni scorsi si è tenuto l’Eco Hotel Investment Summit, una “due giorni” organizzata da Eco Resort Network, No Footprint Consulting e World of Glamping. Online si sono ritrovate decine di persone da tutto il mondo per discutere di ospitalità “green” e di eco-sostenibilità nelle strutture ricettive. Molti i temi toccati nella ventina di sessioni che hanno riempito l’agenda, da come impostare una presentazione del progetto a come cercare fondi per la sua realizzazione, dalle analisi sulle migliori regioni geografiche in cui investire a come rendere sostenibile l’investimento.

Il primo giorno sono stati di particolare interesse gli interventi di Luca Franco & Laura Powell, di Luxury Frontiers, che hanno affrontato il tema della tempistica negli investimenti per un progetto di resort esperienziale, e di Luke Pharaoh, Funding Manager di Virgin Startup, che ha spiegato quali sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione quando si è alla ricerca di finanziamenti. Pharaoh ha definito questa fase del processo “un lungo viaggio”, in cui è fondamentale coinvolgere la giusta tipologia di investitori. I più grandi errori che si possono commettere sono il non avere una chiara visione di come sviluppare il progetto nel tempo e la mancanza di “sincerità” su obiettivi e andamento. Ma la cosa più importante, ha concluso, è capire come possiamo essere unici, non i più grandi.

Nel pomeriggio, tra gli altri, si è affrontato il tema degli attuali trend nelle vacanze all’aria aperta. Qui è intervenuto Edwin Weteling, di Yala, che ha sottolineato come in Europa ci sia ormai una netta divaricazione tra chi cerca piazzole e chi cerca alloggi. Le strutture stanno seguendo questo secondo trend, ritenendo l’offerta di alloggi più conveniente. Ma ci sono anche tentativi di offrire soluzioni molto caratterizzate, così cominciamo a vedere strutture che accettano (ed engatizzano) la presenza dei bambini e altre che invece li escludono. In Asia è più forte la richiesta per la natura e per le coppie, con una predilezione per le tende. Negli Stati Uniti alcuni “RV park” stanno iniziando a inserire alloggi, ma tra i grandi gruppi si sta diffondendo il glamping. Insomma, in goni regione ci sono caratteristiche peculiari.

L’informazione forse più interessante è arrivata in merito al ritorno sull’investimento (ROI). Dare cifre corrette e complete è pressoché impossibile, perché le variabili sono troppe e legate a ogni specifico progetto. Quello che però si può dire in linea generale è che un “lodge” medio per sei persone vale circa 20.000 euro, compresi trasporto e installazione. In Europa, secondo Yala, il prezzo medio è di 120 euro a notte, con un tasso di occupazione dell’80%. In una stagione si possono quindi incassare circa 12.000 mila euro e le tende durano una decina di anni. C’è materiale su cui ragionare.

Nella seconda giornata dell’Eco Hotel Investment Summit gli interventi più apprezzati sono stati quelli di Anthony de Souza, Strategist di Crowdfunding Mastery Academy, che ha parlato di come trarre vantaggio dal “crowdfunding”, cioè da una raccolta fondi collettiva, e di Sarah Dusek,  Investor & Founder di Enygma Ventures e Co-founder di Under Canvas, che ha affrontato il tema degli investimenti mirati. Apprezzamento da parte del pubblico è stato espresso anche per lo speach di Olivia Ruggles-Brise, Director di GreenView London Office, che ha avuto al centro il tema dei trend emergenti nell’ambito della sostenibilità negli investimenti e nel finanziamento delle strutture ricettive.

Tutti gli interventi dell’Eco Hotel Investment Summit sono ancora visibili a questo indirizzo. I prezzi per accedervi sono di 50 euro per cinque sessioni o 100 euro per l’accesso libero a tutte le sedute.

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