Più venti per cento. È questo l’aumento fatto registrare dal turismo in camper e caravan in Europa durante questa estate 2020, secondo un recente sondaggio commissionato da Erwin Hymer Group. Tra il 29 luglio e il 4 agosto, la società tedesca specializzata Customer Research 42 ha intervistato 3.050 persone provenienti da Germania, Italia, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Norvegia, scoprendo che fra tutte le tipologie di vacanza, questa è quella che è cresciuta di più, con il 13 per cento dei turisti europei che ha trascorso le vacanze in campeggio.
Secondo l’indagine, il 51 per cento ha dovuto modificare i propri piani di viaggio a causa della pandemia da Covid-19 e la metà di essi è rimasta a casa: il 70 per cento in più rispetto al 2019. Se la vacanza in caravan e camper cresce, altrettanto non si può dire per quelle che prevedono un viaggio aereo (crollate del 69%) e per le crociere (-42%).
“In una casa su ruote, il distanziamento sociale è più facile rispetto ad altre forme di viaggio e vacanza,” ha detto Martin Brandt, CEO di Erwin Hymer Group. “La richiesta di nostri prodotti è in crescita e riteniamo che quest’anno la stagione dei camper si estenderà anche alla stagione invernale. Abbiamo tratto vantaggio dall’improvviso ripensamento nella pianificazione delle vacanze: i veicoli in stock dei nostri concessionari sono stati molto richiesti e all’inizio della stagione le società di noleggio hanno registrato un forte aumento delle prenotazioni a breve termine”.
Il sondaggio ha evidenziato i cinque motivi che hanno favorito la scelta di un viaggio in camper o caravan: il desiderio di evitare l’aereo (80%), la possibilità di dover ritardare il rientro a casa (75%), il timore della quarantena (70%), le misure di prevenzione che avrebbero avuto impatto su altre modalità di viaggio (70%) e il rischio di infezione (66%). Di questo tipo di vacanza piacciono la possibilità di visitare luoghi diversi (52%), l’indipendenza durante il viaggio (51%), la vicinanza alla natura (47%), la possibilità di provare una nuova esperienza (40%) e il basso rischio di infezione (30%).
Nel complesso, l’atteggiamento nei confronti della vacanza in mobilità è estremamente positivo: il 43% di tutti gli intervistati pensa che entro i prossimi tre anni potrebbe provare una vacanza in camper o caravan.
Club del Sole, oltre il campeggio e più di un villaggio: ecco la strategia del gruppo italiano