A mano a mano che le restrizioni sugli spostamenti e sulla mobilità nazionale e internazionale calano, sempre più italiani riprendono a viaggiare, attribuendo una grande importanza alla sostenibilità, intesa come riduzione dell’impatto ambientale. A dirlo l’ultima edizione dell’osservatorio EY Future Travel Behaviours di EY Italy, una delle società associate di Ernst & Young Global Limited. L’indagine ha rilevato, su un campione di oltre mille soggetti, i trend connessi ai viaggi per vacanza e per lavoro nel mercato nazionale e internazionale, identificando come sono cambiati i comportamenti, le preferenze e le attitudini, e analizzando l’impatto della pandemia sulla propensione degli italiani agli spostamenti.
Dai risultati dell’Osservatorio emergono cambiamenti profondi nelle motivazioni alla base delle scelte di viaggio. In base ai dati raccolti, EY Italy ha identificato otto profili rappresentativi dei viaggiatori. Anche in questa edizione il cluster dei Potential Frequent Travellers, che intende aumentare i propri viaggi sia per vacanza sia per lavoro, si conferma come quello più numeroso (20% del campione). Cresce il numero dei Reluctant Travelers (+3%), che continueranno a limitare gli spostamenti, e degli Health & Environmental Concerned Travelers (+1%) che, invece, non intendono aumentare il numero di viaggi. Si riducono i cluster dei Potential Leisure Travelers propensi a viaggiare per vacanza ma non per lavoro, e degli Hypertravelers, che si spostano più frequentemente della media. Tali variazioni potrebbero trovare una spiegazione nel protrarsi della situazione pandemica, anche nel corso dell’ultimo anno.
Riprendono i viaggi per vacanza
Dai dati dell’osservatorio EY Future Travel Behaviours emerge che nel 2021 oltre l’80% degli italiani è tornato a viaggiare per vacanza, un dato in miglioramento rispetto al 2020 (70%), anche se ancora inferiore ai livelli pre-pandemia. Le intenzioni dichiarate per il 2022 confermano questo trend: oltre il 60 per centoriprenderà le abitudini pre-pandemia e in alcuni casi (1 su 4) farà più viaggi.
La gran parte del campione (2 su 3) si sposterà prevalentemente in Italia, per rilassarsi e riposarsi (65%), scoprire nuovi luoghi e fare nuove esperienze culturali e gastronomiche (61%) e stare insieme a familiari e amici (46%). Si consolida il trend del “workation”, con il 6 per cento di persone che hanno pianificato di lavorare da remoto in un luogo di villeggiatura.
Aumentano, rispetto al 2020, l’utilizzo di treno e aereo rispetto ai mezzi personali, ma con livelli ancora inferiori rispetto al 2019. Ci sono alcune differenze per fascia d’età, che rivelano un incremento consistente dei voli aerei per gli under 40 (42% contro il 30% del campione totale).
La sostenibilità è una priorità
Comodità e prezzo sono i principali fattori che influenzano la scelta del mezzo per spostarsi, mentre la sicurezza è ancora importante ma assume meno rilevanza nelle priorità dei viaggiatori. Aumenta, invece, la considerazione verso la sostenibilità, come attesta il 74% degli intervistati, che afferma di essere preoccupato per le conseguenze sul pianeta delle proprie azioni.
Dall’indagine emerge un’elevata attenzione alle iniziative di riduzione dell’impatto ambientale dei viaggi in aereo, con oltre la metà dei viaggiatori che ritiene rilevanti quelle relative all’utilizzo di carburanti green. Si evidenzia anche una disponibilità da parte dei due terzi degli intervistati a pagare un sovrapprezzo per garantire la compensazione delle emissioni di CO2 dei propri viaggi a breve e lungo raggio.
Mete preferite per vacanza e lavoro
Nel 2022 l’Italia risulta la meta preferita dalla maggior parte delle persone (67%) per le vacanze. Tuttavia, in coerenza con l’allentamento delle restrizioni e il miglioramento della situazione sanitaria, il 33 per cento del campione desidera trascorrere le vacanze anche all’estero (13% solo all’estero e 20% entrambi).
Per quanto riguarda i viaggi di lavoro, la maggior parte delle persone prevede di effettuare, nel 2022, spostamenti solo in Italia (89%), mentre l’11 per cento immagina di dover trascorrere un periodo all’estero per motivi lavorativi (7% solo all’estero e 4% entrambi).
Arriverà forse a giugno il passaporto vaccinale per facilitare la circolazione libera all’interno dell’UE