Il turismo in Germania riprende quota. A rivelarlo è l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), che a marzo ha registrato 25,1 milioni di pernottamenti, con una crescita del 175,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano però in vigore specifiche restrizioni per i viaggiatori. Questa cifra rappresenta comunque un +58,8 per cento rispetto al 2020, quando l’epidemia di coronavirus era ancora agli albori. Se si confrontano i numeri attuali con quelli del 2019, la flessione è ancora evidente (-23,7 per cento), ma il trend punta decisamente verso l’alto.
In questo contesto, i campeggi (che hanno rappresentato in marzo il 2,8 per cento dei pernottamenti in Germania) si distinguono per essere l’unica tipologia di struttura ricettiva che vede risultati superiori a quelli del periodo pre-pandemico, con un significativo aumento del 39,1 per cento rispetto al 2019. Si tratta di un segnale importante, che prelude a un’estate in cui il turismo all’aria aperta, forte anche del buon andamento delle immatricolazioni di veicoli ricreazionali, potrebbe segnare numeri mai visti prima.
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