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I campeggi spagnoli: salveremo la nostra estate

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Pubblichiamo un articolo dedicato alla situazione dei campeggi spagnoli e firmato dalla giornalista Marta Santamarina Linera – direttrice del periodico Panorama e del webmagazine Camping Profesional, oltreché responsabile di altre pubblicazioni della casa editrice spagnola Peldano legate al settore camping-caravaning e turismo (AutoC; www.autocaravanas.es, www.campingsalon.com, www.bungalowsclub.com).

Come per l’Italia, e alcuni altri paesi europei nell’area del Mediterraneo, il turismo è un settore strategico per la Spagna, dove contribuisce con il 12,3% del PIL e il 12,7% dell’occupazione. Il campeggio, inoltre, è il settore turistico che è cresciuto maggiormente negli ultimi anni. Soltanto nel 2019, i campeggi spagnoli hanno superato i 40 milioni di pernottamenti, affermandosi come il secondo settore turistico del paese.

Il campeggio, in Spagna, è uno dei maggiori richiami per i turisti stranieri e per le famiglie spagnole, risultando, così, uno dei settori di produzione più colpiti dalla crisi COVID -19.

In Spagna ci sono circa 1.100 campeggi registrati, distribuiti in tutto il Paese, con la percentuale più alta in Catalogna e lungo la costa del Mediterraneo. All’inizio di questo 2020, le previsioni sull’occupazione, in particolare per Pasqua e per i mesi estivi, erano molto ottimistiche. Ma cosa è successo a marzo? Dopo il caso della Cina e dell’Italia, la pandemia ha colpito la Spagna a metà mese. Il governo spagnolo ha decretato lo stato di allarme in tutto il paese e il 19 marzo il Ministero della Salute spagnolo ha emesso un ordine di chiusura di tutte le strutture turistiche, compresi i campeggi, intimando a diverse migliaia di campeggiatori provenienti da diverse parti d’Europa, di abbandonare le strutture entro un periodo massimo di una settimana.

All’arrivo della Pasqua, l’inizio della stagione per molti campeggi, le strutture hanno visto annullarsi tutte le loro prenotazioni e attività. E la situazione vacilla ulteriormente, con l’approssimarsi del mese di maggio e delle vacanze estive, in uno scenario incerto e difficile per il settore.

Durante queste settimane, Camping Profesional, il principale riferimento per il settore in Spagna, ha parlato con i presidenti delle principali associazioni di campeggi spagnole, i quali invitano i loro colleghi all’ottimismo, scommettendo sul turismo locale e collaborando con l’amministrazione per alleviare le conseguenze di questa crisi.

In rappresentanza dei campeggi collegati alla federazione spagnola dei campeggi (FEEC), la presidente Ana Beriaín, afferma che “I campeggi in Spagna sanno che questa sarà un’estate difficile e che non sarà come le precedenti. Stiamo, però, già lavorando e adottando misure per offrire a tutti i nostri clienti una vacanza sicura e tranquilla. Vogliamo che tutti i nostri clienti trascorrano un’estate indimenticabile e che possano godere di tutto ciò che ora ci viene privato”.

Da parte sua, il presidente della Confederazione dei campeggi del Mediterraneo, che raggruppa i campeggi di Girona, Tarragona, Lleida e della comunità valenzana, Angels Ferré, dice che “E’ tempo di continuare con uno spirito combattivo, cosa che i campeggi hanno dimostrato con un’evoluzione crescente e consolidata negli ultimi dieci anni. Abbiamo le migliori carte in mano: natura, vita all’aria aperta, famiglia e libertà. Si gioca per vincere. In ogni campeggio c’è una squadra con un cervello e un cuore”.

In Catalogna, una regione pionieristica per il campeggio in Spagna, con oltre 300 strutture, il presidente della federazione catalana dei campeggi, Miquel Gotanegra, ricorda che molti imprenditori che hanno aperto i loro campeggi più di 60 anni fa sono sopravvissuti a fasi difficili: “Con forza ed entusiasmo, sono riusciti a prendere il volo. Quest’anno attireremo quei nuovi clienti che saranno in grado di vedere ciò che è nascosto dietro i nostri grandi parchi vacanze. Ci sarà un aumento del turismo di prossimità, che cercherà uno spazio sicuro e attraente per trascorrere una meritata vacanza, e sappiamo che molti dei nostri clienti provenienti da altri paesi che ci visitano ogni anno non vedono l’ora di tornarci”.

Nei campeggi della Spagna settentrionale, dove ogni anno gli arrivi di turisti dipendono molto dalle condizioni meteorologiche, i presidenti delle associazioni di campeggio di Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi, mostrano il loro lato più ottimista e incoraggiano i loro colleghi a pensare al domani: “Le nostre strutture sono sostenibili, familiari, amichevoli, legate al divertimento negli spazi aperti e situate in fantastiche location naturali. La stagionalità così marcata che ci caratterizza, che abbiamo sempre visto come un handicap da superare, può giocare a nostro favore in una situazione come quella che stiamo vivendo”.

Il campeggio è il tipo di turismo che è cresciuto di più negli ultimi anni anche nelle regioni di Aragona e La Rioja, battendo numerosi record negli ultimi tre anni. Sfortunatamente, la stagione che inizia ora segnerà un calo, ma i presidenti delle associazioni regionali insistono sul fatto che con un prodotto buono come quello che hanno da offrire, la situazione riprenderà sicuramente.

Anche i campeggi nella Spagna centrale (Madrid e le regioni di Castilla León e Castilla-La Mancha) si trovano in uno stato di paralisi totale. Sono attività molto stagionali, che inizierebbero ora la loro alta stagione e per le quali la perdita dei guadagni di Pasqua e delle festività di maggio sono una battuta d’arresto economica molto importante. Tuttavia, gli imprenditori sperano di salvare l’estate, di tornare a impiegare i dipendenti che hanno dovuto licenziare e di sedurre il cliente locale in cerca di turismo all’aria aperta.

Nel sud della Spagna, Murcia e Andalusia, hanno dovuto allontanare in pochi giorni i clienti stranieri che ancora godevano la loro stagione invernale sotto il sole del Mediterraneo e scoprire che, per ora, non potevano aprire le porte. Tuttavia, le strutture stanno lavorando alla riapertura, “in modo che i nostri clienti trovino le nostre strutture in perfette condizioni e le nostre attrezzature perfettamente ingrassate per servirle con rinnovata energia. I campeggi hanno la fortuna di essere all’aperto e circondati dalla natura, speriamo di ricevere clienti locali o anche da paesi vicini come il Portogallo. Anche se abbiamo perso parte della primavera speriamo di avere due buone stagioni con estate e autunno”.

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