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I turisti sono disposti a modificare il proprio comportamento per renderlo più ecologicamente sostenibile

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Un rapporto pubblicato da Arabian Travel Market (ATM), l’evento leader nel mercato del turismo in Medio Oriente per i professionisti internazionali del settore, mette in evidenza la crescita dell’ecoturismo e la recente tendenza dei viaggiatori a dirsi disposti a cambiare abitudini a vantaggio di una maggiore sostenibilità delle proprie vacanze.

Secondo i dati raccolti per ATM, Arabian Travel Market, da Colliers, una delle principali società globali di servizi immobiliari e di gestione degli investimenti, il 70% dei viaggiatori globali ora è maggiormente propenso a prenotare alloggi e soluzioni di vacanza eco-compatibili; di questi, il 52% si dichiara pronto a modificare il proprio comportamento in vacanza per diventare più sostenibile.

La prima definizione di Turismo sostenibile è dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) e risale al 1988: “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”.

Vacanza sostenibile significa soggiornare e viaggiare riducendo il più possibile l’impatto sull’ambiente, rendendo positivo e vantaggioso, se possibile, il nostro passaggio, portando arricchimento non solo economico ma anche culturale a popoli e luoghi che visitiamo.

Viene comprovato dalla verifica dei numeri, quindi, che i viaggiatori ora si dimostrano più consapevoli degli impatti ambientali del turismo e che vi sia una maggiore tendenza a prenotare vacanze più sostenibili. In particolare, l’offerta turistica che viene dal glamping sta guadagnando sempre più trazione anche per merito del suo impatto ambientale relativamente basso.

«Il glamping è diventato sempre più popolare in Medio Oriente negli ultimi anni» dichiara, infatti, la direttrice dell’evento, Danielle Curtis, «Grazie alla varietà dei paesaggi e delle location della regione, sono stati aperti molti siti di glamping negli Emirati Arabi Uniti, Oman e Giordania».

Leggi anche: Glamping a DubaiDormire in un campo beduino.

Un altro dato posto in evidenza da rapporto è l’aumento dei viaggi di turisti solitari, in particolare delle viaggiatrici. I viaggiatori individuali e femminili hanno visto un aumento del 17,4% nel 2018 rispetto al 2017. I dati di Collier raccontano anche che il 58% dei millennial ha maggiori probabilità di viaggiare da solo, rispetto al 47% dei baby boomer. Ha inoltre osservato che il 74% di tutti questi viaggiatori in solitaria sono donne che utilizzano i social media.

«Le donne controllano circa il 40% della ricchezza globale, un fattore che ha contribuito notevolmente a vedere un numero sempre crescente di esse che optano per viaggi e vacanze solitarie» – prosegue Danielle Curtis – «In cerca di tempo per se stesse, le donne che viaggiano da sole tendono a selezionare la propria destinazione in base a avventura, cultura, relax e gastronomia, nonché a visitare luoghi come parte di programmi di volontariato o per acquisire nuove competenze».

 IMPATTO AMBIENTALE DEL TURISMO: NUMERI E SOLUZIONI
Secondo “Consumption and Environment”, il documento dell’Unione Europea che monitora i consumi in Europa e le loro conseguenze sull’ambiente, il turismo è la quarta causa di inquinamento ambientale e di produzione di CO2, dopo i consumi legati all’alimentazione, all’abitare e alla mobilità.  I principali responsabili dell’impatto del turismo sull’ambiente sono i trasporti, in particolare l’aereo e l’auto, che determinano il 75% delle emissioni di CO2. Il secondo ruolo rilevante lo hanno invece le strutture ricettive, responsabili del 21% circa delle emissioni di CO2 legate all’intero sistema turistico (Fonte: UNWTO-UNEP report 2008, Climate Change and Tourism). L’impronta ecologica di una struttura ricettiva può essere ridotta fino al 90% con l’adozione di misure ambientali semplici, come ad esempio l’utilizzo di elettricità da fonti rinnovabili al 100%, edilizia e arredi ecocompatibili, lampadine a basso consumo, pannelli solari per l’acqua calda, prodotti per la pulizia ecologici, cibo biologico o a km zero, raccolta differenziata oltre l’80% eliminazione dei monodose, o cambio della biancheria solo su richiesta.

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