Un nutrito gruppo di responsabili di strutture ricettive, tra cui diversi associati FAITA-Federcamping, da qualche tempo si ritrova periodicamente online con l’obiettivo di condividere esperienze e buone pratiche. A dicembre sono stati due gli incontri virtuali, nei quali si è parlato del servizio di tipo alberghiero anche nelle strutture ricettive all’aria aperta e dell’importanza della sostenibilità ambientale. Promossi e presieduti da Gianfranco Vitali, presidente di FAITA Emilia-Romagna, i webinar hanno sollevato grande interesse, con una partecipazione attiva di molti associati.
Nel primo incontro è emerso che molti campeggi e villaggi già offrono servizi in stile alberghiero, dalla colazione alla cena, compresi il servizio take away o la consegna presso l’unità abitativa. Per la case mobili sono spesso diffusi anche i servizi di rifacimento e pulizia. Soprattutto nelle stagioni più fredde, alcune strutture segnalano un ruolo forse inatteso dell’area ristorante, che in molti casi viene utilizzata come punto di ritrovo e socialità.
Ristorazione: meglio la gestione diretta
Un altro elemento che sembra fare la differenza è la gestione diretta dei servizi di ristorazione: molti hanno preso questa strada dopo esperienze insoddisfacenti con la gestione esterna. Ma al di là della capacità o meno di un altro soggetto di operare all’interno della struttura, in una conduzione diretta ci sono sicuramente una maggiore flessibilità e un migliore controllo dei servizi offerti, soprattutto se le aree di ristoro sono più di una. In ogni caso, sottolinea qualcuno, bisogna stare anche attenti a non esagerare e a non entrare in concorrenza con strutture tradizionali che offrono pensione completa a poche decine di euro.
Nel corso dell’incontro, anche se non era strettamente all’ordine del giorno, sono stati evidenziati da diversi operatori gli ottimi risultati ottenuti sfruttando il “bonus vacanze”. La speranza è che nel 2021 non si debba fare affidamento solo su quanto richiesto dai turisti nel 2020 (i bonus non utilizzati possono essere sfruttati fino al 30 giugno), ma che il Governo riproponga qualcosa di analogo anche per quest’anno.
La svolta “green” non può essere ignorata
Nel secondo webinar, organizzato subito prima delle festività di Natale, si è affrontato il tema “green”. Il cambiamento climatico, che catalizza l’attenzione di tre italiani su quattro, impone una revisione delle politiche gestionali delle strutture ricettive open-air con una maggiore attenzione all’eco-sostenibilità. Il suggerimento è quello di guardare con attenzione a possibili incentivi regionali, statali ed europei per realizzare investimenti mirati, avendo poi l’accortezza di comunicare bene al mercato e ai clienti quanto realizzato.
Anche in questo caso sono diversi gli operatori che hanno riportato esperienza positive, soprattutto lavorando in collaborazione con Legambiente Turismo o organizzando servizi interni di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti. Altri temi che sono stati sollevati sono la necessità di accogliere sempre di più e sempre meglio gli ospiti con limitazioni motorie migliorando l’accessibilità, anche tenendo conto dell’età media che si alza sempre più, e l’esigenza di cominciare a pensare a come gestire il futuro arrivo di veicoli elettrici che sempre più avranno bisogno di energia. Senza dimenticare il fotovoltaico, che oggi, a livello economico, è diventato più conveniente.
Gli incontri proseguiranno anche nel corso del 2021. “L’associazione deve farsi promotrice del dialogo tra i soci, che durante la pandemia in Emilia è stato molto utile per affrontare la stagione nel miglior modo possibile,” ha detto Gianfranco Vitali. “Uno scambio di esperienze tra di noi aiuta a velocizzare il cambiamento e a ridurre gli errori. Oggi è più facile copiare che inventare. Questo dialogo aiuta a ridurre i costi e aumentare i ricavi, evitando gli errori fatti dagli altri”.
Foto di kien virak da Pixabay
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