Il percorso che porterà alla creazione di Delta Farm, un villaggio turistico ecosostenibile di Human Company al posto della ex centrale Enel di Porto Tolle (in provincia di Rovigo), è ufficialmente avviato. L’iter di autorizzazioni che era partito all’inizio di giugno è approdato alla SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). L’annuncio ufficiale arriva dal sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, dell’assessore regionale veneto Cristiano Corazzari, del responsabile del decommissioning Francesco Mangani, del responsabile Power Plant North di Enel Power Generation Italia Alberto Marini e del direttore tecnico di Human Company Mario Raniolo.
In attesa che l’iter di consolidamento della SCIA si chiudesse, erano state avviate le operazioni di allestimento del cantiere e rimozione di alcuni impianti. Ora il gruppo Human Company è pronto a iniziare i lavori di demolizione e smantellamento delle strutture dell’ex centrale, che richiederanno circa 24 mesi. La progettazione dello sviluppo del futuro villaggio Delta Farm è già stata avviata e si prevede venga conclusa entro il 2022: un gruppo di progettazione altamente qualificato in interventi nel rispetto della sostenibilità ambientale lavorerà infatti in parallelo alle demolizioni per accelerare i tempi sulla tabella di marcia, rivista anche alla luce della pandemia.
Il percorso di conversione dell’ex centrale elettrica di Polesine Camerini nel progetto Delta Farm prevede la creazione di un villaggio turistico all’aria aperta, un polo per gli sport acquatici, un centro visite per la valorizzazione delle eccellenze ambientali e paesaggistiche del territorio e un centro per le produzioni tipiche. L’occupazione diretta prevista all’interno del villaggio è di circa 400 addetti, oltre l’indotto.
“Oggi è il primo passo tangibile che segna un passaggio epocale per il nostro territorio,” ha detto Il Sindaco Roberto Pizzoli. “Con la demolizione della ex centrale termoelettrica Enel – che ha inciso nella vita della nostra comunità in modo fondamentale portando negli anni occupazione e sviluppo infrastrutturale, sociale ed economico del Paese – passiamo da un’impronta industriale a un consolidamento della naturale propensione al turismo, che oggi ci vede protagonisti nel panorama regionale e nazionale, in un’area come quella del Delta del Po Veneto sempre più al centro delle attenzioni del visitatore e del turista, anche di prossimità. Un grazie a Human Company, che crede nel nostro territorio”.

Secondo Mario Raniolo, direttore tecnico di Human Company, “questo è un intervento altamente complesso, sia per la fase di decommissioning che per il futuro sviluppo turistico dell’area, e costituisce certamente per tutti gli attori una sfida impegnativa e molto motivante dal punto di vista della restituzione al territorio di aree prestate in altri tempi a soddisfare esigenze della collettività”. Con la dismissione della Centrale Termoelettrica Enel di Polesine Camerini bisognerà prestare grande attenzione alle aspettative dell’Amministrazione comunale, dell’Amministrazione regionale e della stessa Enel, sia in termini di qualità e sostenibilità degli interventi da realizzarsi, che di ricaduta occupazionale per il territorio stesso. “Human Company, nelle persone del suo presidente esecutivo Claudio Cardini e del suo amministratore delegato Luca Belenghi, ha accettato questa sfida ed è confidente di poter pienamente raggiungere questi due obiettivi condividendo con il territorio le soluzioni tecniche che svilupperà,” ha concluso Raniolo.

“L’avvio dei lavori di demolizione,” commenta Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Green Power and Thermal Generation Italy, “rappresenta un passo importante del percorso di riqualificazione dell’ex centrale. Enel, in coerenza con il processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile, si pone l’obiettivo di dare una seconda vita ai siti delle centrali termoelettriche non più necessarie per il funzionamento del sistema elettrico italiano, secondo principi chiave di economia circolare, sostenibilità e innovazione in condivisione con le comunità e istituzioni locali. Il nuovo sviluppo dei siti può avvenire sia in ambito energetico che, come nel caso di Porto Tolle, attraverso nuovi progetti imprenditoriali in ambiti differenti che siano in linea con le necessità del territorio”.
Il turismo nella natura ed ecosostenibile è in crescita: in Spagna 31 milioni di turisti