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Il turismo nella natura ed ecosostenibile è in crescita: in Spagna 31 milioni di turisti

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Ecoturismo e turismo naturalistico stanno diventando sempre più importanti. Queste tipologie rappresentano il 20% del turismo mondiale e il 7% della spesa totale per viaggi turistici internazionali. A rivelarlo è l’International Ecotourism Association (TIES). Su questa base, l’Associazione spagnola di ecoturismo segnala che in Spagna il numero di visitatori in destinazioni naturali (aree protette come parchi nazionali, parchi naturali, geoparchi, riserve della biosfera, Nature Trail 2000 e così via) ha accolto oltre 31 milioni di visitatori nel 2019.

La maggior parte di queste si trova in aree rurali, molti in aree della Spagna conosciute come la Spagna vuota, ossia aree spopolate dove l’ecoturismo offre opportunità di sviluppo sociale ed economico.

In generale “l’ecoturista” conosce l’area che visita e in molti casi il 64% degli intervistati ha scelto la propria destinazione su consiglio di amici e familiari. Ci sono circa 27 aree in Spagna con 400 aziende turistiche certificate secondo la Carta Europea Per il Turismo Sostenibile. Ci sono oltre 1.500 aziende nell’Associazione spagnola di ecoturismo.

Il profilo dell’ecoturista ha un’età compresa tra i 39 ei 65 anni, ha un livello di istruzione elevato, un reddito medio-alto e viaggia almeno una volta all’anno verso destinazioni ecoturistiche. Non sono necessariamente specialisti e viaggiano per visitare paesaggi e villaggi. Le aree di particolare interesse includono Castiglia-La Mancia, La Gomera nelle Isole Canarie, Catalogna (Costa Brava ed entroterra), Andalusia, Asturie e Pirenei.

Di ecoturismo in terra iberica si parla anche sul sito SoyEcoturista e sul portale Spain.Info.

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