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Il turismo “slow” piace sempre di più, e l’Italia è una delle mete preferite

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Parola d’ordine, rallentare. La pandemia ha rivoluzionato il settore turistico e sempre più viaggiatori scelgono la filosofia del turismo slow per le loro vacanze. Che cosa significa? Stare a contatto con la natura, ma anche immergersi nelle comunità locali per conoscerne la cultura e le tradizioni. Il tutto alla giusta velocità: quindi in maniera sostenibile, scegliendo cibo a chilometro zero e spostandosi a piedi o in bici.

Una conferma del fatto che quello del turismo lento è un trend in ascesa a livello globale arriva dai dati contenuti nel report “Adventure Travel Industry Snapshot 2022” pubblicato lo scorso maggio da Adventure Travel Trade Association (ATTA). Nella classifica delle tipologie di viaggio più richieste nel 2021, troviamo al secondo posto gli itinerari a basso impatto ambientale, seguiti dagli itinerari “slow”.

Il trionfo dell’e-bike

Tra gli amanti delle vacanze attive spopolano le biciclette elettriche (il ciclismo su terreni sconnessi scende invece al settimo posto nel 2021 rispetto all’anno precedente e il ciclismo su strada rimane al nono posto), considerate il mezzo migliore e adatto a tutti per scoprire il territorio in maniera lenta rispettando l’ambiente. Scala al secondo posto rispetto al 2020 la vacanza a piedi, ossia trekking e cammini.

Il report mette poi in evidenza che i viaggiatori hanno voglia di fare nuove esperienze e di uscire dalle rotte più battute dal turismo di massa, e sono sempre più curiosi di conoscere nuove culture. L’area che desta maggiore interesse è quella mediterranea. Tant’è che l’Italia è la seconda destinazione più richiesta al mondo dai “viaggiatori avventurosi” dopo gli Stati Uniti. Del resto, il nostro è un Paese che vanta un patrimonio naturalistico, storico e culturale immenso, con una delle tradizioni enogastronomiche più apprezzate a livello globale.

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