Le vacanze in campeggio piacciono molto agli spagnoli e milioni di loro le considerano come le migliori e le più sicure. Questo secondo i dati dell’INE (Instituto Nacional de Estadística), confermati dalla FEEC (Federación Española de Campings), ovvero la federazione spagnola dei campeggi. I camping sono stati tra le strutture ricettive più richieste durante la prima metà del 2021. Sui 18,5 milioni di pernottamenti extra alberghieri, oltre 8,5 milioni hanno riguardato i campeggi, tant’è che queste strutture ricettive hanno registrato un incremento dell’83,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nel mese di giugno 2021 i campeggi hanno ospitato oltre 930.000 persone (il 47% dei 2 milioni che hanno soggiornato in strutture extra-alberghiere) e hanno registrato 3,4 milioni di pernottamenti, superando quelli di appartamenti, case rurali e ostelli. Nei giorni feriali il 66% degli ospiti ha soggiornato nei bungalow, mentre il 34% ha occupato le piazzole. Nei fine settimana le percentuali sono passate, rispettivamente, al 59 e al 41 per cento. Quasi l’82% dei clienti erano spagnoli e solo il 18 per cento arrivava da paesi stranieri. La destinazione più gettonata è stata la Costa Brava, con oltre 630.000 pernottamenti. Luglio è stato un mese molto buono per il settore, in particolare la seconda quindicina, e i proprietari di campeggi sperano avvenga la stessa cosa anche ad agosto.
“Questi dati confermano il continuo lavoro dei campeggi per offrire ai propri clienti una vacanza in totale sicurezza a contatto con la natura”, commenta Ana Beriain, presidente della FEEC. “Siamo la seconda offerta di alloggio preferita dagli spagnoli dopo gli hotel. Fondamentale, inoltre, è la fiducia che ripongono in noi migliaia di famiglie spagnole, che non si sono mai avvicinate alle nostre strutture e che ora hanno scoperto che siamo autentici luoghi di villeggiatura di altissimo livello e con le migliori garanzie sanitarie”.
Se il ritmo delle vaccinazioni verrà mantenuto e la situazione sanitaria non peggiorerà, quest’estate si potrebbe raggiungere l’80% di occupazione, un livello molto simile a quello dell’estate 2019, ma con solo il 15% di turisti stranieri. Nel periodo estivo, prima della pandemia, i campeggi raggiungevano l’80% di occupazione con oltre 4,5 milioni di ospiti e 22,8 milioni di pernottamenti. Nell’estate del 2020, nel pieno della crisi sanitaria, si è passati a 3,2 milioni di clienti e a 14,7 milioni di pernottamenti.
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