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In Spagna i campeggi sono arrivati vicini al “sold out”, con circa 40 milioni di pernottamenti

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Vacanze all’insegna della vita all’aria aperta quest’estate in Spagna. I campeggi conquistano i vacanzieri, attratti dall’idea di una villeggiatura a contatto con la natura e dai prezzi accessibili nonostante un rincaro delle tariffe. Il mese di agosto fa registrare quasi il “tutto completo”, con un tasso di occupazione medio del 90%, e ben 50mila sono stati i noleggi di camper in questa calda estate spagnola. A oggi, il settore ha già registrato 40 milioni di pernottamenti e 9 milioni di turisti, rispettando le previsioni iniziali per il periodo estivo.

Settore in crescita

L’agenzia di stampa EFE ha raccolto le parole della presidente della Federazione Spagnola dei Campeggi (FEEC), Ana Beriain, che ha espresso la sua soddisfazione per la crescita del settore, confermando che questo tipo di alloggio è oggi il secondo a livello nazionale. Alla crescita sta contribuendo anche l’affermazione del “glamping”, il campeggio glamour che conquista ogni giorno nuovi turisti che prima utilizzavano altri tipi di alloggio.

Per quanto riguarda i prezzi, si è registrato un aumento del 5% delle tariffe dei campeggi, dovuto all’aumento dei costi delle forniture di base come elettricità, acqua e gas; i servizi più colpiti sono la ristorazione e le attività sportive e ricreative. La spesa media per famiglia è stata di 140 euro. Un buon risultato se si pensa al calo del 20% dei consumi interni, raggiunto grazie al mantenimento del rapporto qualità-prezzo, ha spiegato Beriain.

Stagione più lunga

La stagione è comunque destinata ad allungarsi fino a settembre (forse anche ottobre) grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli e al turismo interno che negli ultimi 10 anni è aumentato del 40%. Se le previsioni verranno confermate, si stima un tasso di occupazione medio superiore al 90% per i campeggi dell’area mediterranea della Comunità Valenciana, dell’Andalusia, di Murcia e di Barcellona raggiungeranno, ma anche per quelli del nord del Paese (Galizia, Cantabria, Asturie e Paesi Baschi) se il tempo sarà favorevole.

Sempre secondo le previsioni, i bungalow saranno occupati quasi al 100%, mentre le piazzole all’aperto per camper, roulotte e caravan saranno occupate all’80%.

50.000 noleggi di camper

Vive una stagione positiva anche il settore dei camper, con una crescita iniziata nel 2018 ed esplosa (fino al +260% nel 2020) durante la pandemia di Covid19. Secondo i dati forniti dall’Associazione spagnola dell’industria e del commercio del caravaning (Aseicar), nei soli mesi estivi sono stati sottoscritti 50.000 contratti di noleggio, che si aggiungono ai 170.000 veicoli di proprietà e a circa 50.000 stranieri.

Il noleggio medio è di circa sette giorni

Ma adesso il settore frena a causa di due fattori, come ha spiegato all’agenzia EFE Raúl Vaquero, delegato esecutivo dell’Aseicar: da una parte la mancanza di componenti causata dalla guerra in Ucraina che determina una scarsa disponibilità di veicoli rallentando la crescita del settore del 40% nell’ultimo anno e mezzo, e dall’altra l’aumento dei tassi di interesse che incide sul possibile finanziamento di questi veicoli e che attualmente sta causando un calo del 25%.

Tutto ciò si riflette sui prezzi dei veicoli che sono sensibilmente aumentati. Tra le note positive è da segnalare invece l’emergere di una nuova clientela che sceglie il camper per le proprie vacanze: famiglie e giovani che noleggiano questi veicoli per attività sportive, come il surf o il rafting. Quanto, infine, alla previsione di spesa in negozi e ristoranti, le previsioni di fatturato per la vendita al dettaglio e la ristorazione sono di 230 milioni di euro, con una spesa media giornaliera per veicolo di 150 euro e una media di sette giorni di viaggio.

Photo credits: FEEC

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