Tiliguerta Glamping & Camping Village, un campeggio villaggio a 4 stelle, si trova a Capo Ferrato, località di Muravera, nel Sud Est della Sardegna. Immerso in un bosco di eucalipti e pini, il camping ricopre una superficie di 10 ettari e si affaccia sulla rinomata spiaggia di Costa Rei. Completamente “pet friendly”, offre 36 bungalow superior e deluxe, 10 case mobili di linea comfort e suite, oltre a 200 piazzole ben ombreggiate, dai 90 ai 150 metri quadrati, riservate a camper, tende e roulotte, La capacità complessiva del campeggio è di circa 500 ospiti.
Camping Business ha intervistato la titolare Laura Deiana, che ha raccontato la storia del Tiliguerta Glamping & Camping Village, sottolineando i valori e le peculiarità che ne fanno un campeggio “green”, pur offrendo tutte le comodità e servizi di una struttura di lusso.
Camping Business: Qual è la vostra storia?
Laura Deiana: Possedevo già il 50% di questa struttura, grazie alla mia famiglia. Acquistato e realizzato da mio padre (1989-90), è stato il primo campeggio a 4 stelle in Sardegna. Io volevo portare in Sardegna la mia esperienza fatta altrove e riqualificare in ottica glamping la struttura. Ho dovuto affrontare problemi quasi di obsolescenza radicata. Senza capitali, ho cercato di essere creativa e ho investito nelle persone che avrebbero potuto supportarmi nel progetto.
Ho trovato un socio che ha condiviso la mia visione e ho acquistato delle case mobili, reinvestendo ogni anno i profitti in un masterplan preciso. Tiliguerta è un nome che nasce da alcuni focus group, una scelta molto precisa. Tiliguerta Podarcis è un fossile vivente, una piccola lucertola che vive solo in Sardegna e Corsica. Il logo, invece, è la stilizzazione di un villaggio nuragico fotografato dall’alto.
Camping Business: Come funziona la vostra comunicazione, come è cambiato il vostro mondo nelle prenotazioni e nella gestione delle strutture? E qual è il mix di clienti?
Laura Deiana: Il grosso del cambiamento non proviene dalla scomparsa di attori importanti della filiera, come agenzie e tour operator. Le variazioni più importanti sono arrivare dalla pandemia. Dobbiamo parlare di un periodo pre e uno post-Covid-19. Prima i giochi, nonostante cambiassero velocemente, erano facilmente individuabili. Come piccolo imprenditore potevo affidarmi ad agenzie e tour operator. Dopo sono arrivate le “vetrine elettroniche” e sembrava, tutto sommato, che fosse cambiato poco. Visibilità e prestigio bastavano a raggiungere i nostri obiettivi stagionali.
Nel pre-pandemia avevamo fino all’80% di clientela straniera, e nelle ultime stagioni questo valeva anche in luglio e agosto. Prevalevano i turisti italiani solo nelle settimane di Ferragosto. Altrimenti erano clienti di lingua tedesca in primis, quindi i francesi, con i Paesi dell’Est in crescita. La grossa parte della clientela, però, arrivava direttamente, senza intermediari di settore e di filiera. La nostra idea è sempre stata di essere più indipendenti possibile dalla filiera. Dalla pandemia in poi, però, le cose sono cambiate radicalmente e più velocemente, per esempio, che nel settore degli hotel. Il Covid-19 ha scardinato ogni certezza e ora ci stiamo chiedendo quali saranno le tendenze e come resistere allo tsunami che investe l’economia e il nostro mercato.
Camping Business: Cosa si può fare all’interno del settore per intercettare le tendenze?
Laura Deiana: Io ho sempre viaggiato almeno tre mesi all’anno, visitando certe eccellenze a livello mondiale da declinare, in seguito, nel mio contesto sardo. Ora non si può più fare ed è difficile capire come evolvere. Vorrei un confronto aperto da parte delle associazioni di categoria su certi temi. Ho voluto, dunque, compiere un viaggio personale, cercando di comprendere quale direzione prendere. Ho riscoperto idee e bisogni, ne ho tratto diverse occasioni di pensiero e valutazioni. Una volta terminate le ristrutturazioni, mi sono chiesta quali fossero gli altri bisogni dei nostri ospiti. Mi sono riferita al target dei nostri clienti e ho capito che non ne abbiamo uno particolare, al di fuori dell’amante concreto della natura, ovviamente un po’ selvaggia, come in Sardegna va perdendosi. Una riscoperta di sé dopo i lockdown e la costrizione delle case e delle città, con spazi e respiro limitati.
Abbiamo cercato di offrire alcune attività di ricontatto con la natura, dall’equitazione in passeggiata con istruttori esperti fino alle escursioni in barca e al trekking. Esperienze informali, eccitanti, per ritornare a riappropriarsi della libertà, innanzitutto mentale. Da noi aboliamo il dress code e i titoli: il contatto con la natura regala a ognuno esperienze identiche e liberatorie. La nostra struttura, attraverso la scelta dei dettagli, grandi e piccoli, ci ha assicurato una clientela di ritorno, anche straniera. I nostri ambienti naturali e le nostre installazioni, la cura del mobilio e degli arredi esterni, ci garantiscono l’apprezzamento e la fedeltà della clientela che cerca un alto livello di qualità.
Camping Business: Quando avete abbracciato la filosofia “pet friendly” e come fate coesistere proprietari di animali e non?
Laura Deiana: Siamo partiti dieci anni fa da una considerazione apparentemente banale, notando in una grande città come Milano la crescita esponenziale degli animali domestici. Da quell’istante ho deciso che in una mia azienda avrei sempre accolto gli animali di dipendenti e ospiti. La mia non è stata una scelta economica, ma di vita e di passione. Siamo state tra le prime strutture a offrire alcuni servizi specifici: sanificazione degli spazi dedicati, pulizia e ordine, piscina per i cani, dog beach dedicata ad animali e proprietari (anche ospiti esterni), con giochi galleggianti, educatrice, veterinaria esperta in acquaticità per aiutarli a vincere le paure dell’acqua, e prevenzione dieventuali problemi tra cani stessi, grazie anche a un’educatrice cinofila fissa in struttura. Da noi il cane dell’ospite è libero di circolare ovunque. Il tempo ci ha dato ragione. Nella nostra struttura, tutto ciò che fa bellezza e relazioni, è benvenuto, come gli animali! Chi non ha animali, invece, conosce il nostro atteggiamento pet friendly e viene da noi con un atteggiamento positivo nei loro confronti.
Alberto Granzotto – Presidente di FAITA-FederCamping