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Loek van de Loo – Vacanze col cuore

La stagione turistica 2020 per i campeggi italiani sta cominciando solo ora a prendere forma. L’emergenza prima, e il controllo poi, della situazione sanitaria hanno infatti cambiato completamente i connotati di questa estate. Il direttore di Camping Business, Antonio Mazzucchelli, ha incontrato Loek van de Loo, fondatore di Vacanze col Cuore, per sentire dalla sua viva voce andamento, risultati e aspettative per questi mesi così anomali.
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Camping Business: Come sta andando questa stagione e come avete pensato di intervenire?
Loek van de Loo: È una stagione stranissima. Faccio questo mestiere da 35 anni e sono abituato a combattere problemi di ogni genere, ma quest’anno è quello più sfidante della mia carriera. All’inizio della stagione, quando è iniziato il “lockdown”, abbiamo temuto di non poter aprire per tutto il 2020. Il primo passo è stato quindi quello di capire, analizzando il nostro budget, quale sarebbe stato il costo per mantenere chiuse le strutture e riaprirle l’anno prossimo. Poi abbiamo capito che un po’ di turismo italiano ci sarebbe stato, così abbiamo deciso di abbassare i prezzi e ridurre i servizi, per proporre il glamping a un livello più conveniente. Di solito il nostro gruppo lavora all’85 per cento con turisti stranieri, soprattutto olandesi e tedeschi, mentre con gli italiani facciamo un po’ più fatica.

Camping Business: La cultura del campeggio di un certo livello è forse meno diffusa…
Loek van de Loo: Esattamente. Diciamo che dalle nuove generazioni italiane il campeggio è ancora considerato come quello di una volta, caratterizzato da grandi tavolate imbandite per la festa e prettamente stagionale. Invece le cose stanno cambiando, e ora circa 300/400 strutture in Italia si sono sviluppate diventando degli alberghi “orizzontali” con tutti i servizi: piscine, ristorante, market e così via. E forse abbiamo sbagliato a non promuoverle abbastanza in Italia.

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