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Nel 2021 i campeggi spagnoli sono cresciuti del 68% sul 2020, con l’81% di clienti nazionali

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Nel 2021 i camping spagnoli hanno ottenuto grandi risultati rispetto all’anno precedente e, nonostante ci sia ancora un piccolo divario, stanno recuperando alla grande sul 2019, anno pre-pandemia. Infatti, secondo i dati ufficiali pubblicati due giorni fa dall’INE – Instituto Nacional de Estadística, nel 2021 i campeggi spagnoli hanno accolto 7,6 milioni di viaggiatori (il 68% in più rispetto al 2020 e il 7,5% in meno sul 2019). L’81 per cento di questi erano spagnoli. Si conferma quindi la crescita esponenziale del cliente nazionale, che la Federación Española de Campings (FEEC) aveva annunciato. Già nell’anno pre-pandemico, 5,5 milioni di spagnoli avevano soggiornato nei campeggi, mentre nel 2021 si è arrivati a 6,2 milioni: il che rappresenta una crescita del 14% rispetto al 2019.

“Quest’anno speriamo di recuperare completamente il cliente straniero, perché è molto importante per il nostro settore, contribuendo alla destagionalizzazione. Inoltre, riteniamo che la clientela nazionale continuerà ad aumentare e si consoliderà ancora una volta come la principale offerta ricettiva non alberghiera in Spagna”, commenta Ana Beriain, presidente di FEEC.

Nel 2021 i campeggi spagnoli hanno registrato 35 milioni di pernottamenti (62% in più rispetto al 2020 e 13% in meno rispetto al 2019). Il 70 per cento è stato effettuato da clienti nazionali, il 30% da quelli stranieri. Inoltre, il camping è stato l’opzione non alberghiera con il maggior numero di clienti nel 2021, rispetto anche agli appartamenti.

Per quanto riguarda il cliente estero, il principale paese di provenienza è stata la Francia (25%) mentre l’Olanda, con il 23 per cento, guida la classifica dei pernottamenti stranieri, seguita dalla Germania (21%). Prima della pandemia i britannici erano tra i principali clienti, mentre in questi due anni di pandemia il loro numero ha registrato un forte calo.

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