Il crescente isolamento del Regno Unito sta creando qualche grattacapo anche al turismo. Il World Travel & Tourism Council (WTTC) evidenzia infatti che mentre le compagnie aeree stanno aumentando notevolmente i voli verso le destinazioni turistiche più popolari, in previsione di un aumento della domanda, le prenotazioni anticipate per i voli internazionali sono molto indietro rispetto alla maggiore capacità generata dai voli extra programmati.
Secondo la società di analisi Cirium, nelle due settimane successive all’avvio del nuovo sistema di semafori applicato dal governo per i viaggi il 17 maggio scorso, i voli di linea dal Regno Unito alla Grecia sono aumentati di oltre il 2.000%, e del 435% verso la Spagna. Mentre le compagnie aeree aumentano la capacità, secondo ForwardKeys (partner di WTTC) durante la settimana del 14 maggio, le vendite di biglietti aerei dal Regno Unito alla Grecia e alla Spagna sono diminuite rispettivamente del 37% e del 44% settimana su settimana.
La situazione potrebbe migliorare tra fine giugno e inizio luglio, ma secondo il WTTC questa situazione è problematica sa per il turismo in entrata nel Regno Unito sia per il turismo in uscita verso i luoghi di vacanza in Europa e oltre.
Virginia Messina, Senior Vice President WTTC, ha dichiarato: “Il WTTC chiede al governo di consentire a tutti coloro che sono completamente vaccinati, o possono mostrare la prova di un test Covid-19 negativo, di viaggiare liberamente. Molti paesi, in particolare quelli dell’UE, consentono di viaggiare a chi è stato vaccinato o può mostrare un risultato negativo del test, e questo fornirà una spinta alle loro economie in un momento così cruciale. Dovremmo usare il nostro sudato vantaggio competitivo derivante da uno dei migliori programmi di lancio di vaccini al mondo, con quasi il 40% della popolazione ora completamente vaccinata, per ripristinare la mobilità e riaprire le porte a viaggi internazionali sicuri”.
Paesi come la Spagna e l’Italia stanno sfruttando il riuscito piano vaccinale del Regno Unito per aprire le loro porte ai viaggiatori britannici. Tuttavia, questi paesi rimangano nella “lista arancione” del Regno Unito, e quindi le vacanze in queste destinazioni saranno insostenibili per molti, a causa dell’alto costo dei test PCR necessari ai britannici quando tornano nel Regno Unito.
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