Con l’inizio dell’anno è stato approvato, per la Regione Lombardia, il regolamento regionale 19 gennaio 2018 – n. 3, in attuazione dell’articolo 37 della legge regionale 1 ottobre 2015, n. 27 “Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo”, una serie di disposizioni per la disciplina e la classificazione delle aziende ricettive all’aria aperta, che ha rinnovato le normative del settore turistico lombardo, adattandolo alle nuove esigenze dei turisti italiani e stranieri sempre più orientati verso la qualità.
Per comprendere al meglio cosa possa significare questa novità legislativa nel nostro settore, abbiamo intervistato la dottoressa Margherita Facchini, presidente di Faita Lombardia, che con molta soddisfazione ci ha raccontato tutti i principali cambiamenti introdotti dal regolamento pubblicato il 23 gennaio, ma anche l’impegno congiunto e la fattiva collaborazione con l’assessorato, che in questi due ultimi anni e mezzo hanno portato alla realizzazione di quello che si può definire un grande successo, perché rinnova la vecchia legge, accogliendo tutte le indicazioni dei principali protagonisti: gli imprenditori e proprietari di aziende ricettive all’aria aperta.

«Faita Lombardia ha seguito tutte le fasi della stesura del regolamento e siamo convinti che il risultato sia molto soddisfacente – ci spiega la dottoressa Facchini. – Questo è stato possibile grazie alla grande attenzione che abbiamo posto alla questione come Faita Lombardia, ma anche alla collaborazione con l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Paolini che ha voluto fortemente il rinnovamento del nostro comparto e studiando ed entrando veramente nel merito del turismo open air in prima persona, insieme ai suoi collaboratori. Quello che ne è risultato è un regolamento innovativo a livello nazionale che introduce non solo le cinque stelle per i campeggi, ma anche sostanziali novità di carattere gestionale. Ciò che viene ribadito è che il proprietario del campeggio gestisce un’azienda che deve, in quanto tale, seguire determinati canoni di sicurezza e rispondere a specifici requisiti.
Un regolamento trasversalmente condiviso da tutte le parti politiche che riesce ad arrivare a compimento a pochi mesi dalle elezioni politiche, al contrario di quello dedicato al comparto delle strutture ricettive alberghiere ancora al vaglio. Un ulteriore successo dunque, che gratifica il nostro impegno e lo spirito collaborativo che ne è stato alla base.»
Le principali novità che emergono dal nuovo regolamento
Il rinnovamento è stato dunque mosso dal desiderio di innalzare la qualità dei servizi nelle strutture ricettive all’aria aperta lombarde, per soddisfare le esigenze sempre crescenti dei turisti di tutto il mondo e coinvolgendo non solo i campeggi, ma anche i villaggi e le aree di sosta.
«Anche per questa tipologia di ricettività – ha spiegato l’assessore Parolini in una sua recente dichiarazione – abbiamo voluto ‘alzare l’asticella’ della nostra offerta, affinché il turismo all’aria aperta lombardo possa sempre più differenziarsi per qualità sul mercato internazionale. A questo proposito cito l’introduzione della ‘quinta stella’, per segnalare la qualità delle strutture di eccellenza».
La quinta stella è una delle grandi novità, ma non la sola. Vediamo insieme alla dottoressa Facchini quali sono le principali innovazioni di questo recente regolamento che va a rendere il gestore sempre più responsabile del suo operato all’interno dell’azienda per una gestione unitaria, con l’obiettivo di guardare verso la qualità anche attraverso nuove regole e indicazioni.
Le piazzole e le unità abitative.
«Il vecchio regolamento è stato rimodernamento nelle dotazioni delle piazzole e nelle attrezzature ad esse collegate sempre nell’ottica di puntare ad una maggiore qualità. Questo vale anche per le unità abitative fisse piuttosto che per quelle mobili. Il rapporto contrattuale di occupazione della piazzola deve essere definito da ciascun gestore in base ai termini del soggiorno che il turista vuole effettuare all’interno dell’azienda e, grande novità, nei periodi di chiusura stagionale il gestore potrà tenere in custodia anche, sempre nell’ambito della piazzola, gli allestimenti mobili o i mezzi mobili di pernottamento con i relativi accessori. Questo è un punto focale perché ovviamente nel mondo dell’open air lombardo ci sono varie tipologie di campeggi e villaggi ma sempre con l’attenzione alle regole che devono essere osservate.» Ci spiega la dottoressa Facchini.
La gestione unitaria delle strutture quindi, nell’interesse del turista, fa convergere la responsabilità della qualità del servizio offerto ad un unico gestore, anche nel caso in cui, nella stessa struttura, siano presenti fornitori di servizi diversi (Ristoranti, attività sportive e ludiche…)
Servizi igienici
«Per quanto riguarda i servizi igienici sanitari comuni abbiamo rinnovato la numerazione delle attrezzature. Stessa cosa per le docce e i wc. Abbiamo puntato a garantire una maggiore privacy e più che altro ad accogliere quelle che sono le nuove esigenze del cliente come ad esempio è stata introdotta le lavastoviglie. Un occhio di riguardo è stato posto alla disabilità per cui abbiamo confermato il numero dei servizi igienici e quanto definito già nella legge.»
Le aree di sosta
Prosegue la dottoressa Facchini: «oggi l’area di sosta è disciplinata come una vera e propria azienda organizzata in piazzole che deve avere specifici requisiti che sono definiti in un allegato ad esse dedicato, dove si indicano le caratteristiche imprescindibili per essere definite tali. Ad esempio l’area di sosta deve essere dotata di alberatura, deve essere custodita e bisogna controllare e registrare le persone che vi alloggiano. Ci deve essere una recinzione, una viabilità sia per le macchine che peri pedoni e l’illuminazione. Anche qui si punta alla qualità.»
Una nuova disciplina delle aree di sosta dunque, che aumenta i requisiti a garanzia del rispetto delle norme in materia di sicurezza.
In Lombardia i campeggi a cinque stelle
Per concludere, con il nuovo regolamento la classificazione delle strutture all’aria aperta sarà rappresentata anche da stelle attribuite sulla base di parametri tecnici e servizi forniti. Le strutture ricettive non alberghiere dovranno fornire i servizi e rispettare gli standard di qualità previsti dal regolamento. In questo modo si potranno avere dei campeggi e villaggi turistici extra-lusso a 5 stelle con caratteristiche superiori a quelle richieste per essere classificati, oggi, come 4 stelle. Come ottenere la quinta stella è specificato negli allegati al regolamento.
«Questo è solo l’ultima delle novità introdotte da questo regolamento – conclude la dottoressa Facchini. –Un regolamento che ci rende molto felici e orgogliosi, come Faita Lombardia, per il risultato raggiunto grazie ad una bella collaborazione tra istituzione e parte imprenditoriale, che ha veramente funzionato. Per questo risultato voglio ringraziare in particolar modo l’Assessore Parolini e il suo staff e soprattutto l’architetto Fabretta Sammartino che è il nostro segretario e che è stata al mio fianco in questo lungo e importante percorso condiviso con gli associati.»
Anche noi non possiamo chiudere se non con un ringraziamento speciale alla dottoressa Margherita Facchini, Presidente di Faita Lombardia, disponibile e chiara nelle sue spiegazioni, e farle i nostri complimenti per l’impegno profuso per raggiungere questo importante traguardo.