Abbiamo ricevuto dal nostro collega tedesco Peter Hirtschulz un aggiornamento interessante. Venerdì scorso, 9 aprile, l’Associazione federale tedesca dei campeggi (Bundesverband der Campingwirtschaft in Deutschland e.V., nota come BVCD) ha inviato una newsletter in cui si afferma che sta crescendo la presenza di camperisti al di fuori di campeggi e aree di sosta (chiusi a causa delle regole tedesche per la limitazione della diffusione della pandemia) e chiedendo aiuto a proprietari e gestori dei campeggi per monitorare la situazione. Ma cosa è successo esattamente? Ecco cosa ha scritto la BVCD:
Gentile operatore,
in contrasto con l’attuale Ordinanza sulla protezione dal Coronavirus, attualmente il campeggio si svolge sempre più spesso al di fuori di campeggi e aree attrezzate. Con le attività chiuse, si sta registrando un campeggio illegale e incontrollato con tende, nei parcheggi e in altri luoghi.
Da un lato, vogliamo fermare questo fenomeno, e dall’altro vogliamo evidenziarlo per mostrare ai politici che il divieto di ospitare turisti per la notte nel nostro settore non serve a nulla. Invece di restare a casa, i campeggiatori cercano alternative meno sicure in ogni caso. Al contrario, le nostre aziende con la strategia dei test, l’uso di APP di monitoraggio, ecc. offrono chiari vantaggi per contenere la pandemia.
Conosce luoghi in cui si effettua campeggio illegale che non sono ancora segnati sulla nostra mappa? Ci invii le seguenti informazioni via e-mail a info@bvcd.de.
- luogo/indirizzo
- ora
- fonte (link ad articolo di giornale, esperienza personale ecc.)
- numero di persone e foto (se disponibili)
Compileremo la lista di tutte le località e la pubblicheremo nella mappa sottostante. La mappa verrà aggiornata continuamente. La informeremo a tempo debito in merito a ulteriori passaggi durante la raccolta sul nostro sito web e/o con la newsletter BVCD interna.
Questa azione è stata considerata non propriamente “politicamente corretta”, e ha provocato molte reazioni: poco dopo la pubblicazione si è scatenata l’indignazione. Su YouTube, alcuni video hanno criticato duramente l’associazione. Ora su Internet imperversa una protesta contro questa azione, che spinge tra l’altro verso un boicottaggio totale delle attività rappresentate dalla BVCD, campeggi compresi.
Prontamente, ieri l’associazione ha scritto:
Nella newsletter del 9 aprile 2021 abbiamo affrontato il tema della sosta libera. Non era questa la nostra preoccupazione: il nostro intento non è e non sarà mai quello di “denunciare” o addirittura identificare singoli campeggiatori. C’è stato ovviamente un fraintendimento che successivamente è stato ripreso sui social media. Ci scusiamo chiaramente per l’impressione che abbiamo dato!
Come rappresentanti dell’associazione, purtroppo, abbiamo scoperto che nel dialogo con i politici il problema semplicemente non è riconosciuto e che le strutture ricettive devono rimanere chiuse per scopi turistici. Si tratta quindi di mostrare alla politica e alle autorità la portata delle attuali attività di viaggio, sensibilizzarle, creare un dialogo più profondo e trovare soluzioni comuni. Nello specifico questo significa: l’apertura dei campeggi, delle case mobili e delle aree attrezzate nel rispetto dei protocolli di igiene sviluppati dall’associazione e dalle aziende!
Nella discussione in corso, i decisori politici si oppongono sempre ai viaggi, affermando che è difficile tracciare i contatti. Il BVCD considera ancora più importante l’apertura dei campeggi e delle aree attrezzate. Gli attuali eccessi nella sosta libera mostrano chiaramente che il viaggio non può essere prevenuto. L’apertura delle strutture ricettive, a giudizio dell’associazione, rappresenta il passo più importante nel controllo dell’attività di viaggio. Nelle nostre aziende sono stati implementati protocolli di igiene e protezione, esiste la documentazione relativa agli ospiti e anche la possibilità di eseguire test. I campeggi dovrebbero essere percepiti dalla popolazione come una forma di viaggio attraente e sicura.
Alla fine della giornata, tutte le notizie su questo fatto sono state rimosse dal sito web BVCD.
Dal 6 agosto il “Green Pass” per ristorazione e attività al chiuso obbligatorio anche nei campeggi