Anche in Francia il turismo mostra segni positivi di risveglio. La situazione è stata ben illustrata da Didier Arino, amministratore delegato di Protourisme, una società di consulenza indipendente specializzata in turismo, tempo libero e cultura molto attiva Oltralpe. Arino è stato intervistato dal magazine specializzato TourMag.come ha dato una visione d’insieme sull’andamento della stagione turistica, offrendo un punto di vista ottimistico.
Secondo Arino, la cui intervista completa – in francese – potete leggere qui, si stanno registrando intenzioni di partenza per luglio e agosto ai massimi livelli. Su 68 milioni di francesi, 35 milioni hanno espresso l’intenzione di andare in vacanza: due milioni in più rispetto allo scorso anno. All’estero potrebbe recarsi il 20 per cento di queste persone, un dato da comparare con una media del 30% in periodi pre-pandemici e con il misero 6% dello scorso anno.
L’intervista e i numeri si riferiscono ovviamente a ogni tipologia di turismo, ma Arino ritiene che i campeggi stiano registrando ottimi risultati. In generale, i protocolli e le misure messi in atto per garantire salute e sicurezza degli ospiti si sono dimostrati efficaci, tanto che la fiducia dei turisti è molto buona.
Pur consci che anche in Francia la gran parte del turismo sarà “di prossimità”, Protourisme si aspetta anche un recupero del turismo estero, in particolare da Belgio e Olanda. La Germania appare invece in ritardo e il Regno Unito rimane un’incognita. Per i francesi decisi a recarsi all’estero, la discriminante potrebbe essere il prezzo. Arino ritiene così che Spagna, Italia e Grecia potrebbero essere tra le destinazioni più popolari.
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