In tempi difficili, per non dire di crisi, resilienza e sostenibilità sono due elementi fondamentali per la sopravvivenza futura. Ogni destinazione turistica si è trovata ad affrontare difficoltà legate a pandemia, cambiamenti climatici e crisi internazionali e ciascuna di esse ha dovuto trovare modalità specifiche per superare i picchi negativi e riproporsi al turista come meta appetibile.
Il World Travel & Tourism Council (WTTC), in partnership con ICF, ha appena pubblicato un interessante report, in inglese, per aiutare le destinazioni a trovare la via più efficace in termini di resilienza e sostenibilità. I due concetti, come si legge nel documento, sono strettamente collegati. Se il primo è riferito a situazioni a breve termine, la sostenibilità non è possibile senza resilienza, mentre quest’ultima è raramente raggiungibile senza sostenibilità. L’abilità di mettere insieme questi due aspetti rappresenta la migliore assicurazione per il futuro.
Il report del WTTC è ricco di suggestioni e suggerimenti che indicano come la capacità di resilienza sia strettamente connessa alle specifiche destinazioni e a determinati momenti temporali. Per esempio, chi lavora in aree più esposte ai rischi climatici deve porre maggiore attenzione alle infrastrutture a all’ambiente, mentre chi opera su base stagionale deve andare alla ricerca del maggiore consenso possibile nella società locale.
Il documento, composto da una trentina di pagine, comprende anche “numerosi case study” utili per comprendere meglio quali strategie le destinazioni possono mettere in atto. Le raccomandazioni per il futuro si concentrano su quattro aree chiave: sviluppare modelli di governance di successo; garantire proprietà, legittimità e trasparenza; promuovere progetti di valore condiviso della destinazione; preparazione e procedure per il prossimo shock catastrofico (mentre si affrontano stress ricorrenti).
Il report “Enhancing resilience to drive sustainability in destinations” è liberamente scaricabile dal sito del WTTC.
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