La speranza di poter “evadere” la prossima estate anima la maggior parte degli europei: la maggioranza (56%) afferma che andrà in vacanza entro la fine di agosto 2021, a livello nazionale o in un altro paese dell’Europa. Solo il 27% non è ancora disposto a viaggiare entro i prossimi sei mesi. Questi dati (riferiti a febbraio 2021) emergono dalla sesta edizione del “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel – Wave 6” pubblicato dalla European Travel Commission (ETC).
Questo report mensile fornisce approfondimenti aggiornati sull’impatto del Covid-19 sui piani di viaggio e le preferenze degli europei riguardo ai tipi di destinazioni ed esperienze, periodi di vacanza e ansie legate ai viaggi nei prossimi mesi. Le interviste hanno coinvolto i cittadini di dieci paesi: Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svizzera.
I vaccini aumentano la fiducia
Nonostante un avvio lento delle vaccinazioni in tutta Europa, la fiducia dei viaggiatori continua a crescere, facendo sperare in una ripresa più rapida. Il sondaggio evidenzia che il 48% degli intervistati è ottimista sulla pianificazione del viaggio, guidato dall’approvazione e dalla diffusione dei vaccini Covid-19. Il 31% non ha un’opinione, mentre il 21 per cento è ancora molto scettico, indipendentemente dall’andamento delle vaccinazioni.
Tra gli europei “early bird”, ovvero quelli che hanno in programma di viaggiare nei prossimi sei mesi, nove su dieci hanno già deciso il periodo preciso per le loro vacanze. La maggioranza (46%) ha scelto luglio e agosto e un altro 29 per cento afferma di voler fare il prossimo viaggio ancora prima, a maggio o giugno. Di questi il 49% è disposto a viaggiare in un altro paese europeo, mentre il 36% opta per le vacanze vicino a casa (staycation).
L’interesse per il mare rimane forte e il 34% degli early bird ha scelto questo tipo di vacanza. Il 15 per cento degli intervistati ha dichiarato di preferire la natura e la vita all’aria aperta. Questa tendenza è particolarmente forte tra i cittadini dell’Europa centrale. Nella top five delle destinazioni preferite, dopo la Spagna (10,4%), c’è proprio l’Italia (9%), seguita da Francia, Grecia e Germania.
Cresce l’interesse per il campeggio
Importante notare come stia crescendo, a livello percentuale, l’interesse per le vacanze in campeggio. La prima indagine realizzata tra agosto e settembre 2020 aveva evidenziato che il 4,2% dei turisti esprimeva una preferenza per questo tipo di vacanza. Nell’arco delle sei edizioni, dopo un calo di interesse nel periodo invernale, questo valore è salito fino all’attuale 6,3%.
Oltre la metà degli early bird (52%) ha espresso la volontà di fare il prossimo viaggio in aereo, anche se in Gran Bretagna c’è stata una diminuzione dell’11 per cento nelle preferenze verso questo mezzo di trasporto. Il viaggio in auto rimane la seconda scelta più popolare per il 36% degli europei con piani di viaggio a breve termine.
Dubbi sull’organizzazione
Anche se gli europei stanno iniziando a considerare una vacanza estiva, dall’indagine emergono dubbi sulla possibilità di godersi appieno le prossime vacanze. Sebbene le misure di quarantena siano ancora la principale preoccupazione per il 16 per cento degli early bird, le limitazioni sulle destinazioni e sulle attività da svolgere in vacanza, a causa delle restrizioni Covid-19, sta diventando un significativo elemento critico (11%).
Il viaggio in aereo è indicato dal 17 per cento di tutti gli europei come la parte più preoccupante nell’organizzazione di un viaggio. Questo è seguito dal timore di entrare in bar e ristoranti per sperimentare l’offerta culinaria. Il 13% degli intervistati ritiene che questi luoghi rappresentino un certo rischio per la propria salute.
Gli italiani e i polacchi sono i più positivi
Sebbene le vacanze estive siano nella lista dei desideri per la maggior parte degli europei intervistati, il livello di “entusiasmo” varia da paese a paese. I polacchi (79%) e gli italiani (64%) sono propensi a pianificare una vacanza prima della fine di agosto, seguiti dagli austriaci (57%), tedeschi e olandesi (entrambi 56%). I nostri connazionali propendono per i viaggi domestici (53%), mentre più di due intervistati su cinque, riferito ai cittadini degli altri paesi, hanno espresso una netta preferenza per le vacanze all’estero.
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