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Si allentano le restrizioni ai viaggi extra-europei, il turismo internazionale è pronto a ripartire

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Le restrizioni dovute alla pandemia, che si sono protratte a causa della variante Omicron, sono già in parte soppresse in diversi stati europei. In Italia, una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo, per chi proviene da paesi extra europei, dal primo marzo varranno le stesse regole già vigenti per quelli europei. Inoltre, il 31 marzo finirà lo stato di emergenza e comincerà il percorso graduale verso l’abolizione del green pass normale e di quello rafforzato. Nel complesso, quindi, ci si sta incamminando verso una sempre maggiore liberà di movimento. Un’ottima notizia per il settore turistico che, seppure in ripresa rispetto al 2020, aveva comunque bisogno di questo ulteriore incentivo per spiccare il volo e tornare ai risultati pre-pandemia.

Rimanendo in ambito europeo, si può dire che la Gran Bretagna è un caso a parte. Boris Johnson, in quella che è stata l’ultima conferenza stampa dedicata al Covid-19, ha annunciato che sono finite le restrizioni e decade anche l’obbligo di quarantena in caso di tampone positivo. Già a fine gennaio erano state abolite tutte le restrizioni ordinarie, dall’uso delle mascherine al chiuso (all’aperto non sono mai state introdotte) all’obbligo di un blando green pass richiesto solo per discoteche e grandi eventi. Il primo ministro ha sottolineato che la fine delle restrizioni non significa “gettare del tutto al vento le precauzioni” e ha fatto appello alla “responsabilità personale”, ovvero si fa affidamento sui corretti comportamenti individuali. Del resto nel Regno Unito la campagna di vaccinazione è stata un gran successo, con il 91 per cento della popolazione adulta che ha ricevuto almeno una dose, l’85% che ha fatto il richiamo e l’80 per cento la terza dose.

Raccomandazioni dell’Unione Europea

Un importante segnale arriva dal Consiglio dell’Unione Europea. Infatti dal primo marzo 2022 entrerà in vigore una nuova raccomandazione relativa alla restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE. La raccomandazione non è uno strumento giuridicamente vincolante e le autorità degli Stati membri rimangono responsabili dell’attuazione del suo contenuto.

Secondo questa nuova raccomandazione gli stati membri dovrebbero consentire il libero accesso anche a chi proviene da paesi terzi purché vaccinate con un vaccino approvato dall’UE o dall’OMS. Inoltre, le persone devono avere ricevuto l’ultima dose del ciclo primario almeno 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell’arrivo oppure avere effettuato un richiamo. La restrizione non dovrebbe riguardare anche le persone che sono guarite dal Covid-19 entro i 180 giorni precedenti il viaggio verso l’Unione Europea. Stesso trattamento anche per i minori di età superiore ai sei anni e inferiore ai 18 anni purché soddisfino i requisiti sopra riportati.

La raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea prevede anche si possano chiedere test PCR negativi effettuati non più di 72 ore prima della partenza. Per i minori di età inferiore ai sei anni, invece, non dovrebbero essere applicati test o requisiti aggiuntivi. Per maggiori informazioni si rimanda al sito del Consiglio dell’Unione Europea.

Stop alla quarantena per chi arriva dai paesi extra UE

La forte riduzione dei turisti provenienti da paesi extra-europei si è fatta sentire molto in tutto il Vecchio Continente. E, visto che le vacanze pasquali sono alle porte, si spera di fare il “pieno” che nelle ultime due primavere è mancato.

In Italia, il governo non poteva non intervenire, soprattutto non poteva ignorare l’istanza degli operatori del settore. La nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che entrerà in vigore anch’essa dal primo marzo, accoglie proprio questo appello. Infatti, prevede che per gli arrivi da tutti i paesi extra Europa valgano le stesse regole già vigenti per quelli europei. Non si dovrà fare la quarantena e l’ingresso sarà consentito a una delle condizioni del green pass base, ovvero certificato di vaccinazione o di guarigione oppure un test negativo. Il tampone sarà necessario per i turisti non vaccinati e per chi si è vaccinato con farmaci non ancora riconosciuti da Ema, come Sputnik.

Il provvedimento è stato preso per favorire il turismo nell’ambito del percorso di riaperture annunciato dal premier Mario Draghi: con gradualità ma anche con decisione, per favorire il ritorno alla normalità e la crescita economica. A questo proposito è proprio di ieri l’annuncio del presidente del Consiglio, che conferma il 31 marzo 2022 come data in cui in Italia finirà lo stato di emergenza iniziato il 31 gennaio 2020. Decadranno alcune misure in vigore, come la divisione del Paese per colori (rimarrà solo la zona rossa in caso di focolai) nonché si concluderà la missione del CTS – Comitato Tecnico Scientifico, i cui presidente e portavoce saranno consulenti del governo.

I cambiamenti toccano vari ambiti (scuola, eventi, stadi e così via), ma per quanto riguarda il turismo ce ne sono alcuni particolarmente pertinenti. Dal primo aprile non sarà più richiesto il green pass per consumazioni all’aperto presso bar e ristoranti, ed entro la fine dello stesso mese dovrebbe essere eliminato anche al chiuso. Inoltre, il 31 marzo scadrà anche l’obbligo del green pass rafforzato per alberghi, sagre, fiere e centri congresso.

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