I campeggi spagnoli stanno vivendo un’estate straordinaria. Gli ultimi dati pubblicati a fine giugno dalla Federazione Spagnola dei Campeggi (FEEC) fotografano, infatti, una stagione da quasi “tutto esaurito”nelle strutture del Paese, senza distinzione di zone: al completo, o quasi, i campeggi della costa, così come quelli dell’interno e del nord del Paese.
Secondo la FEEC il tasso di occupazione medio si aggirerà intorno al 90% a livello nazionale, con centinaia di strutture che raggiungeranno la piena occupazione nel periodo 15 luglio – 20 agosto. Un risultato eccezionale, destinato a superare la stagione record 2022 che aveva fatto registrare 25 milioni di pernottamenti e 5 milioni di viaggiatori. E secondo le previsioni della FEEC, la stagione si prolungherà fino a metà settembre.
Un decennio di crescita
Con i bungalow pieni al 100%, le piazzole all’80%, e anche il glamping in grande ascesa nelle preferenze delle famiglie in cerca di nuove esperienze, sarà dura trovare una sistemazione per chi non ha programmato per tempo le vacanze.
E a proposito della tempistica delle prenotazioni, la FEEC ha rilevato un’inversione di tendenza rispetto al passato: non più prenotazioni last minute o effettuate con un paio di mesi di anticipo, come ci si è abituati a vedere negli ultimi anni, ma al contrario una tendenza a programmare le vacanze con largo anticipo. Secondo i dati raccolti, infatti, il 40% delle prenotazioni è stato effettuato nel primo trimestre dell’anno e il 60% subito dopo Pasqua.
Altro dato interessante è costituito dalla crescita e il consolidamento del settore dei campeggi in Spagna nell’ultimo decennio. La FEEC riporta in questo caso i dati dell’Istituto nazionale di statistica (INE), che segnala come, nel decennio 2013-2022, nel periodo estivo (15 giugno – 15 settembre) il numero di viaggiatori è aumentato del 40,7%, e quello dei pernottamenti del 30,7%: se nel 2013 i viaggiatori erano circa 3,6 milioni, nell’estate del 2022 sono stati quasi 5,1 milioni, e i pernottamenti hanno raggiunto quasi 25 milioni, mentre nel 2013 erano poco più di 19 milioni.
Le tariffe
La crescente inflazione che ha aumentato fino al 10% i costi di elettricità e gas, così come dei servizi di commercio e ristorazione, ha avuto un impatto anche sulle tariffe dei campeggi, che sono aumentate del 5% rispetto al 2022.
Questa maggiorazione sta influenzando le scelte di consumo degli ospiti dei campeggi che, pur di non ridurre i giorni di soggiorno, scelgono di destinare una parte minore del loro budget alla ristorazione e ai servizi collaterali come le attività sportive, i centri benessere e le saune.
A sottolinearlo è Ana Beriain, presidente della FEEC, secondo cui “a differenza di altre offerte vacanziere, i campeggiatori mantengono il numero previsto di giorni di vacanza, circa 7, ma riducono del 20% la spesa interna presso le nostre strutture”.
Photo credits: FEEC