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Studio sul turismo outdoor: nell’estate 2022 un italiano su cinque sceglie una vacanza open-air

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Flessibile, sostenibile e sicuro. Grazie alle sue caratteristiche, il settore del turismo all’aria aperta negli ultimi anni ha saputo conquistare la fiducia degli italiani. Merito anche della propria capacità di evolversi, intercettando necessità e richieste dei nuovi target di riferimento. Se da una parte la pandemia ha avvicinato le persone a un concetto di turismo più consapevole e di prossimità, dall’altra il segmento ha saputo trasformarsi per offrire servizi di qualità e ogni tipo di comfort. Tanto che due italiani su tre affermano che dall’inizio della pandemia la loro propensione a svolgere all’aperto le proprie vacanze è cresciuta.

Parte da questo dato la nuova edizione dello Studio sul Turismo Outdoor commissionata a Istituto Piepoli da ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, la più importante società a capitale italiano nel segmento open-air. Un trend che si conferma anche per la stagione estiva 2022, che sembra avere tutte le carte in regola per essere in linea con quella del 2019, se non addirittura superiore. Realizzata a giugno con metodo quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana, la ricerca ha indagato la propensione degli italiani per le vacanze estive, le previsioni di soggiorni outdoor per l’estate 2022 e i fattori determinanti per la scelta delle vacanze.

Le previsioni per l’estate 2022

Secondo le stime dell’indagine per l’estate 2022, più di un italiano su due (52%) ha programmato una vacanza. Di questi, uno su cinque ha in mente di soggiornare in una struttura outdoor, con predilezione per villaggi e agriturismi. Tra chi pensa di andare in vacanza, il turista open-air non solo è il più fidelizzato (l’82% si dichiara pronto a partire), ma anche il più orientato a prolungare il soggiorno: per il 24% dei turisti outdoor la vacanza sarà più lunga, mentre resterà invariata per gli altri.

L’Italia si conferma anche quest’anno la meta favorita dai turisti outdoor, con l’88% delle preferenze (+3% rispetto al 2021). Sul gradino più alto del podio delle regioni preferite dal turista outdoor troviamo la Puglia (18%), seguita da Toscana (11%) e Sardegna (10%). Ottime le performance anche di Lazio, Calabria e Sicilia (tutte a quota 8%). Quanto alle destinazioni e al periodo, il 58% di chi pianifica una vacanza outdoor sceglierà il mare, il 17% la montagna e il 14% città e località d’arte, prevalentemente nei mesi di luglio (42%) e agosto (46%) ma con una quota apprezzabile anche a settembre (11%).

I fattori di influenza

Non stupisce che nella rinuncia alle vacanze siano soprattutto i motivi economici (38%) a prevalere, mentre il Covid-19 resta piuttosto marginale (solo il 5% degli intervistati ha dichiarato di non partire per paura del contagio). Caro carburante e inflazione sono i principali fattori per la scelta delle vacanze per sette italiani su 10, seguiti dalla presenza di tariffe flessibili che mettono al sicuro da perdite economiche (61%) e un buon numero di offerte last minute (53%).

Secondo l’indagine, circa un quarto dei vacanzieri italiani aspetta a prenotare sotto data. Tra i canali di prenotazione, prevale il metodo diretto, con il 53% degli intervistati che ha dichiarato di aver prenotato o di volerlo fare contattando direttamente la struttura. Solo il 25% ha indicato le agenzie online (OLTA) e il 13% le agenzie di viaggio o i tour operator tradizionali.

“Le nuove prospettive offerte dall’outdoor consentono di vivere pienamente e in modo nuovo spazi inattesi,” ha dichiarato Roberta Garibaldi, Amministratore Delegato ENIT. “Il contesto storico ci ha educato a vivere l’esperienza di viaggio con modalità rivisitate, rispondendo anche all’esigenza di rafforzare il senso di rispetto per l’ambiente naturale e consentendo di potenziare la fruizione dell’esperienza di viaggio. Il turismo all’aria aperta pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali. Il 2022 è un anno ideale per intercettare nuovamente i flussi da Oltreoceano, che rappresentano uno dei bacini principali di provenienza degli ‘adventure traveler’, e uno dei più attivi per presenza di tour operator specializzati in questo mercato”.

Secondo Domenico Montano, General Manager di Human Company, “l’indagine conferma le previsioni del Gruppo, per cui si annuncia una stagione positiva con performance superiori ai dati pre-Covid”. A oggi, l’azienda stima il 40% di presenze in più rispetto al 2021 e una crescita del 15% sulla stagione 2019 per tutti i village. “Il mare si conferma la meta preferita specialmente dai connazionali,” ha continuato Montano, “ma registriamo anche la ripresa del turismo nelle città d’arte, dove siamo presenti con i nostri camping in town, vissuti non più come semplici luoghi dove pernottare, ma come facilitatori per visitare il territorio anche fuori stagione. A testimoniare il trend positivo delle città italiane anche i nostri Mercati Centrali a Firenze, Roma, Torino e Milano”.

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