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Turismo all’aria aperta in Veneto: molto positivi i dati di aprile e le prenotazioni per l’estate

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Litorale veneziano e Lago di Garda mostrano dati molto positivi. Nei campeggi sul mare, l’occupazione media delle strutture nel mese di aprile è stata infatti del 27,4%, con punte tra il 50% e il 60% fra il 15 e il 17 del mese. Sul Garda, sponda veneta, si è registrato un vero e proprio boom nel periodo di Pasqua 2022, con una media di occupazione di circa il 57% delle strutture e punte dell’86% nelle giornate del 15 e 16 aprile. Sono i dati elaborati da H-Benchmark per FAITA-FederCamping e presentati ieri in occasione dell’evento “Turismo en plein air: quale futuro?” a Cavallino-Treporti (VE) al quale hanno partecipato – tra gli altri – Alberto Granzotto, presidente FAITA Nordest e FAITA nazionale; Federico Caner, assessore al Turismo Regione Veneto; Roberta Nesto, sindaco del Comune di Cavallino-Treporti e Coordinatore del G20s; Karlheinz Jungbeck, presidente Direzione Turismo ADAC; Giorgio Palmucci, presidente ENIT; e Uwe Frers, CEO di PINCAMP ADAC Camping.

I relatori sul palco del Teatro municipale “Cormorano” di Cavallino Treporti

Interessante notare con il maggior numero di turisti nelle ultime settimane sia arrivato dalla Germania (45,2% degli ospiti sul litorale e addirittura 73,6% sul Garda), mentre gli italiani hanno costituito il 31,9% delle presenze al mare e solo il 12,5% al lago. In entrambi i casi sono stati seguiti, con percentuali molto più basse, da svizzeri, austriaci e olandesi.

Per l’estate crescita a doppia cifra

Ottime le prospettive per il periodo estivo, con il 48,3% delle strutture occupate (con punte – in coincidenza con le festività tedesche – del 74%) al mare e di oltre il 50% (con punte di occupazione giornaliera tra l’85% e il 98% rispettivamente per la Pentecoste e per la seconda metà di agosto-inizio settembre) al lago. Si tratta di un incremento, rispettivamente del 22% e di quasi il 30% rispetto ai dati registrati il 21 aprile 2021.

In base alle prenotazioni per l’estate, tra i Paesi di provenienza spicca la Germania con il 60,4%, che predilige i mesi di giugno e settembre. Seguono i Paesi Bassi, che invece hanno prenotato prevalentemente per i mesi centrali di luglio e agosto, con il 21,3%, la Danimarca con l’8,4%, l’Italia con il 3,4%, l’Austria (2,5%), la Svizzera (2,1%) e il Belgio (1,7%). Il tempo di permanenza varia mediamente dai dieci giorni alle due settimane. Questo trend di crescita per il turismo all’aria aperta si era già registrato prima del Covid, ma la pandemia ha ora impresso un’accelerazione più spiccata.

Qualità e formazione professionale

L’evoluzione è avvertita da tempo, soprattutto nelle strutture maggiormente frequentate dai turisti provenienti dal Nord Europa, particolarmente sensibili ai temi ambientali,” ha spiegato Alberto Granzotto. “Le nostre imprese stanno cogliendo le trasformazioni del mercato e investendo su soluzioni innovative. FAITA-FederCamping è al lavoro con alcune società anche per consentire il conseguimento dei marchi di qualità delle strutture, nel rispetto delle norme che prevedano misure precise nei confronti dell’ambiente, come a esempio il basso impatto energetico e la circolarità delle materie prime utilizzate, ma anche la formazione professionale.”

Uwe Frers CEO di Pincamp durante il suo intervento

Open-air: la vacanza green e sostenibile

Dopo due anni di pandemia, oggi i dati ci dicono che c’è voglia di tornare a viaggiare con la tendenza a privilegiare le attività open-air, a fare vacanze in modo più green e sostenibile, a contatto con la natura, prestando maggior attenzione anche alla salute e alla sicurezza,” ha commentato Federico Caner. “Il segmento del turismo en plein air si conferma come una delle modalità preferite del far vacanza in Italia, ma soprattutto anche in Veneto. Una tendenza che sembra confermata anche per la prossima stagione, che mostra i segni di ripresa che interessano particolarmente il segmento dei campeggi. Il turismo en plein air in Veneto riuscirà a trainare la tendenza nazionale verso il turismo all’aria aperta: si prevedono infatti tra i 45 e i 48 milioni i turisti che sceglieranno le vacanze open-air durante l’estate italiana 2022. Ora, il compito delle istituzioni pubbliche è quello di accompagnare questa ripartenza del turismo con politiche capaci di favorire l’evoluzione del modello di sviluppo turistico conosciuto prima della pandemia. Serve una nuova visione per accompagnare la ripartenza di tutta la filiera turistica regionale“.

Tre miliardi di fatturato diretto e tre di indotto

Il settore, tra campeggi e villaggi turistici, conta a livello nazionale 2.650 imprese, un milione e 430mila posti letto di capacità ricettiva giornaliera, 150mila addetti (compreso l’indotto), 69 milioni di presenze annue, tre miliardi fatturato diretto e altri tre di indotto. Metà degli arrivi è costituita da turisti stranieri. Nel Nordest, tra Veneto e Friuli, le 210 imprese in attività offrono 258mila posti letto, di cui 215mila sono di soci FAITA, occupano 8.500 addetti e producono 20 milioni e 200mila presenze, con un miliardo e 100 milioni di euro di fatturato e un indotto equivalente. Le presenze straniere nelle due regioni sono più consistenti rispetto alla media italiana, raggiungendo il 70%.

Una serata all’insegna del networking e divertimento

Al termine del convegno si è poi tenuto all’interno della Tenuta di Cavallino presso Ca’ Pasquali un aperitivo sponsorizzato da Crippaconcept che ha visto finalmente il settore ritrovarsi in un clima piacevole e costruttivo, all’insegna del networking e della voglia di fare sistema anche all’interno di FAITA. La serata è poi proseguita con una cena al tavolo allietata da spettacoli di danza e musica dal vivo: una perfetta conclusione per un evento di valore nella forma e nel contenuto.

 

Sergio Redaelli CEO di Crippaconcept durante l’aperitivo successivo al convegno

 

 

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