Qualcosa sul fronte istituzionale comincia a migliorare. Dopo aver espresso il proprio rammarico, nel mese di luglio, a seguito delle istanze escluse nel “Decreto Rilancio”, Open Air Next Step – assieme a Faita, Assitai e Assocamping – ha conseguito un primo e importante riconoscimento, ottenendo un’azione concreta a sostegno dello sviluppo del turismo all’aria aperta.
In Senato – all’interno del cosiddetto “Decreto Semplificazioni” – è stato approvato l’emendamento (firmato e sottoscritto dalla quasi totalità dei gruppi parlamentari) che fa riferimento all’annosa questione relativa alla qualificazione delle case mobili all’interno del Testo Unico in materia edilizia (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380) chiarendone il regime giuridico connaturato alla loro reale natura di beni mobili.
Ma Open Air Next Step – progetto nato per volontà di Baia Holiday, Club del Sole, CrippaConcept, Human Company, Vacanze col cuore e Vacanze di Charme con l’obiettivo di promuovere le vacanze open-air di livello premium – non si ferma qui e prosegue con la campagna volta all’accoglimento dell’emendamento relativo alla semplificazione della normativa paesaggistica che favorirebbe investimenti e sviluppi da parte degli operatori turistici, individuando quei casi per i quali non è prevista l’autorizzazione da parte dell’amministrazione pubblica per gli allestimenti mobili di pernottamento.
Su questo fronte, ma anche sul tema fiscale delle ristrutturazioni e sui “bonus vacanze” che andrebbero prolungati ed estesi per il settore, sarà ancora necessario lavorare insieme al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per trovare soluzioni efficaci e condivise.
“Questo primo emendamento rappresenta un notevole segnale di sostegno allo sviluppo del settore del turismo open-air e costituisce un punto di partenza in vista delle trasformazioni per il prossimo anno”, ha dichiarato Loek Van De Loo, portavoce del progetto Open Air Next Step. “Un grazie sincero alle associazioni come Faita, Assitai ed Assocamping impegnate con noi in questo intento comune e a tutte le forze politiche che al Senato si sono battute per queste modifiche e che speriamo possano continuare a dare voce alle istanze delle imprese appartenenti a questo importante segmento della filiera turistica del nostro Paese”.
L’auspicio ora è che le politiche del Governo possano rimettere al centro anche le tematiche del turismo all’aria aperta.
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