La pandemia ha sicuramente sconquassato il settore turistico, cambiato le abitudini di molti, ma non ha certo cancellato la voglia di viaggiare. Il comparto del turismo all’aria aperta sembra aver reagito bene al colpo: secondo una recente indagine condotta da FAITA-FederCamping sull’andamento della stagione turistica in corso nei campeggi italiani, cominciano infatti a vedersi i segni di una sensibile ripresa della domanda.
Con un totale di 10,5 milioni di arrivi e oltre 69 milioni di presenze, i gestori delle imprese che hanno fornito i dati previsionali per l’estate 2022 hanno evidenziato un pressoché integrale recupero delle quote di ospiti stranieri (che tornano ai livelli del 2019). Si parla di oltre 5,5 milioni di arrivi e 34 milioni di presenze e una conferma del trend in crescita degli ospiti italiani, con almeno 5 milioni di arrivi e 35 milioni di presenze.
I trend nelle ricerche
È molto interessante analizzare anche i risultati di un altro studio, effettuato da Confcommercio sulla base dell’analisi dei dati di Google Trends, che prende in esame le tendenze di ricerca online da parte degli utenti a proposito di tre categorie: camper, campeggi e villaggi turistici. Un’indagine utile per vedere come sta cambiando il mondo dell’outdoor e per fotografare le esigenze e le propensioni dei viaggiatori virtuali.
Il periodo preso in considerazione è quello compreso tra maggio 2016 e aprile 2021. Per quanto riguarda la parola chiave “villaggi turistici”, Google Trends evidenzia come la tendenza di ricerca si concentri in media nella stagione estiva. Il traffico inizia ad aumentare nel mese di giugno, raggiunge il picco a luglio e poi cala durante il mese di settembre.
Gli utenti, inoltre, sono molto attenti all’aspetto geografico, per cui le ricerche effettuate sul motore di ricerca sono spesso associate a località ben precise (per esempio, villaggi turistici sul Gargano, in Sicilia e via dicendo) e ai servizi che offrono le strutture ricettive (per esempio, se sono attrezzate per ospitare bambini o animali, se sono vicini alla spiaggia eccetera).
Stesso discorso vale per la parola chiave “campeggi”. In questo caso, l’utente sembra mostrare una maggiore attenzione alla vicinanza con attrazioni naturali. Il mese in cui cominciano a salire le ricerche online è aprile, mentre il picco si raggiunge solitamente ad agosto.
Il successo del camper
La categoria “camper”, infine, è quella che fa registrare l’incremento più elevato. L’andamento delle ricerche è più irregolare nel corso di un anno solare: il periodo di minor interesse è ottobre-novembre, i primi segni di ripresa si notano a metà dicembre e a metà aprile e il picco si registra ad agosto. In generale, i volumi di traffico generati dalla parola chiave “camper” superano di gran lunga quelli riguardanti i campeggi e i villaggi turistici.
Sono aumentate le ricerche degli utenti in merito alla richiesta di informazioni specifiche sul camper inteso non solo come mezzo di trasporto per una vacanza a contatto con la natura (“pro e contro di una vacanza in camper”, “consigli”, “quanto costa”, “come funziona”, “quale patente occorre” eccetera), ma anche come soluzione per viverci (“camper come domicilio”, “camper come seconda casa”).
Per quanto la crescita d’interesse nei confronti del mondo del turismo all’aria aperta sia iniziata nel 2019, è il 2020 l’anno in cui si riscontra un boom delle ricerche degli utenti. A influire è stata probabilmente anche l’emergenza Covid-19: il viaggio in camper con gli amici o in famiglia è stato visto come una soluzione in grado di garantire una maggiore libertà, rispettando allo stesso tempo le norme sul distanziamento fisico.
Conoscere questa tipologia di informazioni può essere importante per comprendere le esigenze del pubblico di riferimento e rapportarsi con i potenziali clienti in maniera adeguata, oltre che con le tempistiche più opportune. Inoltre, risulta particolarmente utile per la pianificazione di attività promozionali (come campagne pubblicitarie online e offline) da parte delle aziende del settore.
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