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UNWTO, appuntamento a San Marino per la Conferenza europea sul turismo accessibile

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Sarà ancora la Repubblica di San Marino – dopo la prima edizione tenutasi nel 2014 – a ospitare la Conferenza europea della World Tourism Organization (UNWTO) sul turismo accessibile. L’evento, che si terrà il 16 e 17 novembre 2023, avrà l’obiettivo di promuovere politiche turistiche inclusive, che garantiscano cioè un accesso e una fruizione piena dei servizi turistici alle persone di qualsiasi età e condizione.

Abbattere le barriere che ancora oggi impediscono alle persone con disabilità di godere dell’esperienza di un viaggio o di un soggiorno è dunque una priorità sempre più avvertita dagli operatori del settore e la conferenza del prossimo novembre sarà l’occasione per fare il punto sui progressi fatti finora e gli sviluppi possibili.

Le linee guida per un’offerta turistica adeguata

Terreno di confronto sarà, tra gli altri, l’applicazione dell’ISO 21902, il primo standard internazionale completo sul turismo accessibile. Il documento, pubblicato nell’estate del 2021, detta i requisiti e le linee guida per rendere concreta l’idea di un turismo aperto a tutti. Si rivolge agli operatori di tutta la filiera, sia pubblici che privati, a livello locale, nazionale e internazionale ed è dunque la norma di riferimento per armonizzare a livello globale le politiche del turismo accessibile, per superare le differenze, ancora esistenti, tra paese e paese.

Cosa significa, per esempio, che una spiaggia o uno stabilimento balneare è “accessibile”? Significa in concreto che lì sono presenti le attrezzature necessarie per abbattere le barriere architettoniche, e dunque: passerelle e pedane, anche per l’ingresso in acqua, per chi si trova in condizioni di mobilità ridotta, bagni e docce per disabili, corrimano, pavimentazione stabile, segnaletica chiara e semplice, utilizzo di immagini e simboli grafici, parcheggi riservati e così via.

E questo deve valere ovunque ci sia una spiaggia dichiarata “accessibile”. Seguendo le linee guida dell’ISO 21902, tutti i paesi devono essere in grado di offrire standard adeguati e di adattare la propria offerta turistica e le proprie strutture all’accoglienza di tutti.

Un mercato potenziale di 87 milioni di persone

L’attenzione riservata al tema della parità di accesso riflette anche l’interesse economico che ruota attorno ad esso: rendere l’offerta turistica accessibile a tutti significa infatti conquistare una nuova clientelarimasta finora marginale. Parliamo, nella sola Unione Europea, secondo i dati Eurostat 2022, di un mercato potenziale di 87 milioni di persone che soffrono di una qualche forma di disabilità (circa un quarto di tutti i cittadini europei), quota che aumenta notevolmente se si includono gli accompagnatori.

A livello mondiale poi, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), parlano di 1,3 miliardi di persone che soffrono di disabilità significative. E con l’invecchiamento della popolazione queste cifre non possono che crescere. Riuscire a captare questa nuova clientela è una grande sfida ma anche una grande opportunità per l’intera filiera turistica.

Photo credits: UNWTO

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