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Valamar: come la società croata ha gestito la crisi causata dalla pandemia di Covid-19

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Nei primi sei mesi del 2020, i ricavi totali del gruppo croato Valamar Riviera sono stati pari a 134 milioni di Kune (circa 17,7 milioni di euro), ovvero l’81% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È questo il risultato causato dalla chiusura totale delle strutture ricettive da marzo alla fine di maggio e dalle significative interruzioni dei flussi turistici causate dalla pandemia di Covid-19.

Valamar ha gestito attivamente la crisi, lanciando piani mirati a stabilizzare le sue attività. Tutti i posti di lavoro sono stati protetti e la società ha modificato prodotti e servizi con l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli ospiti e la qualità del servizio. Piani di risparmio sui costi operativi, diminuzione degli investimenti, dilazioni di pagamento e accordi con gli investitori hanno garantito liquidità fino al 2021. I costi operativi sono stati ridotti del 61% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e le misure governative hanno permesso di salvaguardare i livelli occupazionali. Dopo l’apertura della maggior parte delle strutture ricettive e il lancio della stagione estiva, oltre 4.000 dipendenti sono tornati al lavoro, mentre solo l’1% è in attesa di poter riprendere.

Sul fronte della liquidità, a marzo la proposta di pagamento dei dividendi per il 2019 è stata revocata, i membri del Consiglio di vigilanza hanno rinunciato al loro compenso e gli stipendi dei dirigenti sono stati ridotti al 30%. Valamar ha inoltre introdotto politiche e meccanismi per differire i pagamenti da 6 a 12 mesi con l’accordo delle parti interessate, inclusi fornitori, appaltatori e banche.

Il ciclo di investimenti inizialmente pianificato per il 2020, che ammontava a oltre 800 milioni di kune (poco meno di 106 milioni di euro), alla fine di giugno è stato ridotto a 125 milioni (circa 16,5 milioni di euro). Valamar ha anche rinviato il completamento della costruzione del Valamar Pinea Collection Resort a Parenzo, il più grande investimento singolo nel turismo croato, del valore di 790 milioni di kune (104 milioni di euro).

Nei mesi di giugno e luglio, Valamar ha gradualmente aperto 21 hotel e resort e tutti i 15 campeggi in otto destinazioni lungo la costa adriatica. Attualmente nelle strutture Valamar sono presenti oltre 30.000 ospiti, il che è un notevole successo date le sfide che il turismo deve ancora affrontare a livello globale.

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