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Viaggi per turismo in Europa: tampone a chi torna in Germania, multa a chi lascia la Gran Bretagna

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In attesa che arrivi il Digital Green Certificate, meglio conosciuto come “passaporto vaccinale”, del quale si è parlato qui, qualcosa si sta muovendo sia in Italia sia in alcuni paesi Europei. Per i vacanzieri italiani ci sono buone notizie, come riporta Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione nazione dei tour operating. Si può andare in crociera, previo doppio tampone prima della partenza, e sono consentiti, anche nelle zone soggette a restrizioni, i trasferimenti verso aeroporti e porti per raggiungere alcuni paesi dell’area UE e parte dell’accordo di Schengen. Per sapere quali sono basta fare riferimento all’elenco C del Dpcm del 2 marzo 2021: tra questi l’Austria, il Belgio, la Francia, la Germania, la Grecia e i Paesi Bassi, tanto per fare qualche esempio.

Purtroppo è un po’ meno rosea la situazione in Germania, ma soprattutto nel Regno Unito. Le nuove norme, contenute in The Health Protection (Coronavirus, Restrictions) (Steps) (England) Regulations 2021, stabiliscono che nessuno può lasciare la Gran Bretagna per recarsi in una destinazione al di fuori del Regno Unito o essere presente in un punto di imbarco senza avere un valido motivo per viaggiare: lavoro o studio, salute o urgenze familiari. Le restrizioni non interessano l’Irlanda. A chiunque infranga queste regole sarà applicata una multa salata di 5.000 sterline, che equivalgono a poco più di 5.800 euro.

I viaggi oltre confine, se non per validi motivi, erano già vietati fino al 17 maggio, ma se il Parlamento domani approverà le nuove leggi sul Covid-19, queste entreranno in vigore dal prossimo 29 marzo ed estenderanno il divieto fino al 30 giugno 2021. In questo modo gli inglesi non potranno andare in vacanza all’estero prima dell’inizio di luglio.

La Germania è un po’ meno drastica, ma ha messo comunque diversi paletti per ostacolare i viaggi non solo all’estero, ma anche in casa propria. Come prima cosa il cancelliere Angela Merkel ha esteso di un altro mese il lockdown “duro” che si protrarrà, così, fino al 18 aprile. E, nel contempo, il governo tedesco, pur non avendo posto dei veri e propri divieti, ha fortemente sconsigliato tutti gli spostamenti, anche all’interno del paese, se non strettamente necessari. Inoltre chi torna in patria, senza fare distinzioni sul luogo di provenienza, è obbligato a presentare un test PCR (tampone molecolare), che dovrà essere effettuato subito prima del rientro.

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