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WTTC, il settore dei viaggi e del turismo in Europa è in netta ripresa

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Il World Travel & Tourism Council (WTTC) ha pubblicato l’annuale Ricerca sull’Impatto Economico (EIR) e i dati raccolti in questa edizione 2023 sono nel segno di una forte ripresa del settore turistico, che si avvicina sempre più ad eguagliare (e in qualche caso supera) i risultati ottenuti nel periodo pre-pandemico.

Le previsioni per il 2023 indicano infatti che l’industria turistica europea non solo raggiungerà il 98% del picco del 2019, ma quest’anno creerà anche più di 687.000 posti di lavoro. Si può dunque dire che il settore stia recuperando quanto perduto negli anni della crisi sanitaria, sia dal punto di vista del giro d’affari che da quello occupazionale.

Più in dettaglio, nel 2023 il settore dovrebbe riuscire a contribuire all’economia europea con 1,44 miliardi di euro, avvicinandosi al picco pre-pandemia del 2019 che è stato di 1,47 miliardi di euro. Quanto ai posti di lavoro, la ripresa in atto porterà a recuperare quasi il 90% di quelli persi a causa della pandemia da Covid-19: i dati parlano, infatti, della creazione di oltre 687.000 posti di lavoro nel 2023, per un totale di oltre 22,4 milioni di persone impiegate nel settore dei viaggi e del turismo, ovvero un lavoratore su nove in tutta l’Unione Europea.

Trend positivo iniziato nel 2022

Una ripresa forte, dunque, che è iniziata lo scorso anno, quando il contributo al PIL del settore viaggi e turismo è cresciuto del 40,5%, raggiungendo oltre 1,37 miliardi di euro (ovvero l’8,7% dell’economia, un dato in avvicinamento a quello del 2019 che era del 9,6%).

Nel 2022 segnali positivi si sono registrati anche sul versante occupazionale, con la creazione di due milioni di posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 21,8 milioni di posti di lavoro(un lavoratore su dieci in tutta l’UE). Ciò significa aver recuperato 3,1 milioni di posti di lavoro sui 3,6 milioni persi durante la pandemia.

Il 2022 è stato anche l’anno che ha visto il ritorno in Europa dei viaggiatori internazionali, con la relativa voce di “spesa” che è schizzata a quasi 385 miliardi di euro (un aumento dell’81% rispetto all’anno precedente). La spesa dei visitatori nazionali, invece, già nel 2022 ha centrato l’obiettivo di superare il picco raggiunto prima della pandemia (che era di 809 miliardi di euro), raggiungendo gli 814 miliardi di euro.

Le prospettive per il prossimo decennio

Viaggi e turismo sono un settore chiave per la crescita economica e per la creazione di posti di lavoro nell’UE, data l’importanza del settore in molti Paesi come Germania, Italia, Spagna e Francia”, ha commentato Julia Simpson, Presidente e CEO del WTTC, che guarda anche al futuro con grande attenzione. Secondo l’ente mondiale del turismo, infatti, entro il 2033 il settore aumenterà il suo contributo al PIL fino a quasi 1,9 miliardi di euro, più del 10% dell’economia dell’UE, e darà lavoro a oltre 26,3 milioni di persone in tutta la regione, con un residente dell’UE su otto che lavorerà nel settore.

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