Quest’anno il settore dei viaggi e del turismo potrebbe contribuire all’economia globale per una cifra complessiva di 8,6 trilioni di dollari, solo il 6,4% in meno rispetto ai livelli pre-pandemia. A dirlo una nuova e importante ricerca del World Travel & Tourism Council (WTTC), secondo la quale nel 2019, prima che la pandemia bloccasse i viaggi, questo comparto aveva generato quasi 9,2 trilioni di dollari. Nel 2020, l’arrivo del Covid-19 ha portato una battuta d’arresto, provocando un massiccio calo del 49,1%, che ha rappresentato una grave perdita: quasi 4,5 trilioni di dollari.
Le ultime indagini del WTTC mostrano che quest’anno, mentre il mondo finalmente inizia a riprendersi dalla pandemia, il contributo del settore sia all’economia globale che all’occupazione, potrebbe raggiungere livelli quasi pre-pandemici. Secondo l’ultima ricerca, se nel 2022 il lancio di vaccini e booster continuerà a ritmo sostenuto e le restrizioni ai viaggi internazionali saranno allentate durante tutto l’anno, il settore potrebbe creare 58 milioni di posti di lavoro, arrivando a oltre 330 milioni, appena l’1% al di sotto dei livelli pre-pandemia e in aumento del 21,5% sul 2020.
“Negli ultimi due anni, il settore globale dei viaggi e del turismo ha subito enormi perdite. Il 2022 è pronto per una forte ripresa se i governi continueranno ad aprire e rimuovere le restrizioni ai viaggi. Il nostro settore potrebbe recuperare oltre 58 milioni di posti di lavoro e generare 8,6 trilioni di dollari, il che stimolerebbe la ripresa economica in tutto il mondo”, afferma Julia Simpson, Presidente e CEO del WTTC. “Mentre le persone ricominciano a viaggiare, i governi devono implementare regole semplificate, compreso l’uso di soluzioni digitali. I viaggi del futuro dovrebbero essere contactless garantendo la sicurezza”.
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