Da nove anni il Centro Studi del TCI (Touring Club Italiano) realizza l’Osservatorio Vacanze. All’inizio di giugno, sondando una community di oltre trecentomila persone, sono stati raccolti i dati di oltre tremila questionari. Voglia di vacanza e preferenza per le località balneari sono i principali dati emersi, mentre parlando di campeggio, da una parte è aumentata di poco la quota di persone orientate a questa forma di viaggio, ma dall’altro è ulteriormente diminuita la preoccupazione su possibili rischi nelle strutture ricettive all’aria aperta.
La percentuale di persone che si è dichiarata pronta ad andare in vacanza tra giugno e settembre è passata dall’81 per cento dello scorso anno al 91% di oggi, mentre il rischio percepito passando le vacanze in campeggio, in una scala da 1 a 5, è sceso da 3,2 a 2,8. La maggior parte degli italiani, come già previsto anche da altre fonti, intende rimanere all’interno dei confini: se nel 2019 il 41% aveva trascorso le vacanze all’estero, questa percentuale è crollata al 6 per conto lo scorso anno e non andrà oltre il 9 per cento in questa estate.
Le destinazioni balneari fanno la parte del leone: 42% nel 2019, 46% lo scorso anno, 51% oggi. A soffrire maggiormente, come 12 mesi, sono le città d’arte. Stabile la percentuale di chi utilizzerà il camper (9%) e leggermente in salita quella di chi si recherà in campeggio (dal 9 al 10%).
Lo studio completo è disponibile a questa pagina del sito del Touring Club Italiano.
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